Questa mattina alle ore 07,30, personale della Stazione Forestale di Muravera, ha denunciato a piede libero per il reato di bracconaggio, M.M. di Villaputzu (ma residente a Quirra) di anni 72, di professione allevatore, sorpreso in località "Is Stiddius", nelle campagne del comune di Villaputzu mentre si accingeva al posizionamento nonché al controllo di lacci in acciaio predisposti per la cattura di cinghiali.
Una volta sorpreso e fermato il bracconiere, gli uomini del Corpo Forestale hanno proceduto ad effettuare una perquisizione domiciliare dove hanno trovato vario materiale atto alla cattura di selvaggina tra cui 25 lacci in acciaio, 59 trappole per la cattura di volatili, 9 reti per l'uccellagione, 3 tagliole utilizzate per cattura di lepri, 1 torcia elettrica predisposta per essere collocata sopra un fucile (e quindi utilizzata per la caccia notturna di frodo) ed altro materiale tipico per il bracconaggio compresi alcuni kg di mandorle utilizzate come esca per attirare il selvatico nei siti di appostamento.
Dei fatti è stato inviato un dettagliato rapporto alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari, con la contestazione a M.M: dei seguenti reati: "Esercizio di Caccia in giornata non consentita", "utilizzo di mezzi di caccia non consentiti" e "detenzione di attrezzi atti alla cattura di selvatici vietati". Il bracconiere, titolare della licenza di caccia, sarò perciò segnalato anche al Questore per il ritiro del porto d'armi, considerata la gravità del reato.
Con tale ennesima operazione del Corpo Forestale della Stazione di Muravera - la seconda in meno di una settimana - si è inferto un altro colpo all'attività di bracconaggio praticata nel Sarrabus Gerrei e nel caso specifico ai confini con la zona di ripopolamento e cattura denominata "S'Olioni", interdetta a tale attività e pertanto ricca di selvaggina.