“Non capisco come sia possibile affermare di non conoscere il disegno di legge 72 di riorganizzazione della Regione. Il percorso di condivisione e coinvolgimento di tutti i sindacati è iniziato nel mese di marzo ed è proseguito assiduamente con incontri, anche in Consiglio regionale, durante i quali sono stati analizzati tutti i punti del ddl, compresa la parte sulla mobilità del personale”. Così l’assessore del Personale e Affari generali Gianmario Demuro in risposta al Sadirs (sindacato autonomo).
“Resto inoltre stupefatto davanti all'uso di parole come “deportazioni di massa” – puntualizza l’assessore Demuro - associate alla mobilità del personale della pubblica amministrazione. Ricordo che le deportazioni rappresentano una delle pagine più buie del secolo recentemente trascorso e nulla hanno a che vedere con la mobilità peraltro apprezzata dallo stesso Sadirs, che serve per rendere più snella e funzionale la macchina amministrativa al servizio dei cittadini”.
L’esponente della Giunta Pigliaru sottolinea come il dl 72 sia concepito proprio per far ripartire con nuovo slancio la macchina regionale, dando ai dipendenti la possibilità di mettere a disposizione in maniera fruttuosa le proprie capacità e risorse in termini intellettuali e di operatività nel settore più adatto alle competenze personali.
“L'inamovibilità della scrivania – prosegue Demuro- va in direzione opposta al garantire maggiore efficienza e migliori prestazioni, specie in questo momento storico di grande emergenza dove la flessibilità è fondamentale. Non consentirò che venga strumentalizzata una riforma strategica”.
Per ciò che concerne i trasferimenti di competenze sancite attraverso delibere di Giunta, l’assessore del Personale ricorda che “in tutte le Regioni d’Italia funziona così da decenni, le riorganizzazioni avvengono attraverso atti di Giunta e in questo la Sardegna è rimasta molto indietro. E’ ora di mettersi al passo con il resto del Paese”.





