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Brescia, Renzi: “C’è un disegno per spaccare l’Italia”. Scontri al corteo tra polizia e antagonisti

Il premier è arrivato all'assemblea degli industriali di Brescia nello stabilimento della Palazzoli. Renzi è entrato in auto e a distanza si sentivano fischi e contestazioni dei lavoratori che protestano contro il Jobs Act. I giornalisti sono lontani dal premier, accolto dal presidente di Confindustria Giorgio Squinzi. "Si è aperta un'opportunità pazzesca, non coglierla sarebbe un errore gravissimo". Sono le parole del premier nello stabilimento: "Se facciamo ciò che siamo in grado, l'Italia dei prossimi anni sarà locomotiva in Europa. Ma bisogna aver coraggio di dire che è finito il tempo dei si farà: ora o mai più. Ecco il senso dell'urgenza che muove me e il mio governo".

Per il premier, con la riforma della legge elettorale, sapere chi vince non deve essere "più un terno al lotto". "Anch'io non sono stato eletto dai cittadini, ma sono qui nel rispetto della Costituzione", ha detto Renzi agli industriali di Brescia. La prospettiva del governo è di stabilizzare "un'unica tassa locale che sia affidata al sindaco e che non veda più lo Stato mettere bocca", ha detto Renzi secondo il quale poi ci sarà "libertà totale dei sindaci" in materia, con relative "responsabilità". "Il clima fuori è cambiato: tre mesi fa eravamo una banda di ragazzini, ora che stiamo facendo le riforme siamo diventati la quintessenza dei poteri forti, la lunga manus di chissà quali disegni, gli uomini soli al comando. Ma non c'è un uomo solo al comando, c'è un popolo che chiede di cambiare per sempre".

"Se vogliono contestare il governo lo facciano" senza fare del mondo del lavoro "un campo di gioco di uno scontro politico". Così Renzi sempre a Brescia. "Si affrontino le questioni del Jobs Act. Se si vuole attaccare il governo ci sono altre strade, senza sfruttare il dolore dei disoccupati". "Dobbiamo evitare un rischio pazzesco": c'è "un disegno per dividere il mondo del lavoro". Ma "non esiste una doppia Italia, dei lavoratori e dei padroni: c'è un'Italia unica e indivisibile e questa Italia non consentirà a nessuno di scendere nello scontro verbale e non solo, legato al mondo del lavoro".

"Lei si è assunto il pesante fardello di far uscire l'Italia dalle secche di regole e culture sorpassate che sappiamo ci condurrebbero a un lento ma inarrestabile declino". Così il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, si rivolge al presidente del Consiglio Renzi durante l'assemblea degli industriali di Brescia.

E si registrano momenti di tensione al corteo dei centri sociali per l'arrivo di Renzi. Un gruppo di manifestanti ha deviato il percorso tentando di avvicinarsi il più possibile alla Palazzoli, l'azienda che ospita l'assemblea degli industriali dove è presente anche il premier. Un gruppo di manifestanti ha provato a sfondare il cordone di polizia e gli agenti hanno respinto i manifestanti.