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Due pregiudicati di Carbonia arrestati dai carabinieri per concorso tra loro di fabbricazione e detenzione e porto in luogo pubblico di ordigno incendiario e danneggiamento.

Questa mattina alle ore 06.00, a Carbonia e Iglesias, i carabinieri dell’aliquota operativa della compagnia di Carbonia, congiuntamente a personale delle stazioni di Carbonia, Cortoghiana (Ca) e Iglesias, in ottemperanza all’ordinanza del Gip (dott. Pintori) e R.N.R. Pm ( dott. A. Pili) che accolto totalmente l’informativa in merito ai fatti accaduti e redatta dagli investigatori di Carbonia, hanno arrestato Matteo Espa, 25 anni, di Carbonia, sorvegliato speciale di P.S., attualmente in comunità, Diego Salvatore  Perotti, di 47, di Carbonia, pregiudicato, operaio.
I due sono ritenuti responsabili, in concorso tra loro di fabbricazione e detenzione e porto in luogo pubblico di ordigno incendiario e danneggiamento.

Nel contesto della stessa ordinanza è stato anche indagato in stato di libertà F.M., un 39enne di Carbonia, istruttore di fitness, il quale contestualmente all’esecuzione delle misure è stato sottoposto a perquisizione domiciliare con esito negativo, ritenuto responsabile in concorso con il Diego Perotti di danneggiamento minaccia e detenzione di munizioni.

Quindi Espa e Perotti sono ritenuti responsabili degli incendi dell’autovettura di Sergio Pala, avvenuti nella notte del tra il 30 ed il 31 ottobre 2013, quando alle 22.00 circa, lanciarono due bottiglie molotov contro il cancello e all’interno del cortile della sua abitazione dove poi le fiamme furono spente dal Pala e successivamente alle ore 04.00 tentarono di dare fuoco alla vettura che era parcheggiata per strada, danneggiandola in modo grave.

Invece P.L. ed il Perotti sono ritenuti responsabili di aver tentato, il 22 dicembre 2013 di bruciare la vettura del Giorgio Angioni al quale lasciarono sul davanzale di casa una testa di agnello con una cartuccia da caccia, azione che sembrerebbe un avvertimento solitamente usato dalla mafia.

Da quanto chiaramente acclarato i moventi degli incendi e della minaccia posti in essere dagli indagati sono riconducibili meramente a futilissimi e banali motivi.

I carabinieri hanno quindi portato in caserma i due arrestati e dopo le formalità di rito hanno accompagnato e rinchiuso Diego Perotti, nel carcere cittadino di Buoncammino e Matteo Espa accompagnato e trattenuto agli arresti domiciliari presso la comunità di recupero dove era prima di essere arrestato.

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