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Confindustria Regione Sardegna: Per il rilancio delle industrie nell’isole le imprese metalmeccaniche della aderiscono alla iniziativa nazionale di Federmeccanica.

Uniti per il rilancio dell’industria. Questo il filo conduttore dell’iniziativa promossa in contemporanea nazionale da Federmeccanica, Federazione delle imprese metalmeccaniche aderenti a Confindustria, con l’obiettivo di richiamare l’attenzione delle Istituzioni, delle forze politiche e sociali e dell’opinione pubblica, sulla situazione dell’industria metalmeccanica in Italia.

Un comparto produttivo importantissimo per l’economia italiana, che contribuisce per circa l’8% alla formazione del PIL e per quasi la metà alla ricchezza prodotta dal settore manifatturiero ma che ha perso, dal 2008 ad oggi, circa il 32,6% dei volumi produttivi ed oltre un quarto del capitale fisso installato.

L’iniziativa di Federmeccanica, che coincide con la presentazione della 132ma Indagine congiunturale del settore, è condivisa dalle imprese metalmeccaniche aderenti al sistema Confindustria della Sardegna, determinate a dare il loro contributo propositivo per riprendere un percorso di crescita e di sviluppo.

In Sardegna il comparto, che occupa circa il 20% del totale dei lavoratori dell’industria, in questi ultimi anni ha sofferto, al pari di altri territori nazionali, perdendo negli ultimi anni oltre 3.000 occupati concentrati soprattutto nel settore produttivo manifatturiero.

Migliaia di buste paga in meno che occorre assolutamente recuperare quanto prima, anche per fermare una emorragia di posti di lavoro che sembra senza fine e che desta sempre maggiori preoccupazioni anche sotto il profilo della tenuta sociale.

Devono perciò essere definite, sia a livello nazionale che a livello regionale, le linee di una politica industriale funzionale alla crescita. E’ necessario agire prioritariamente su alcune leve fondamentali: la domanda interna, che non va ulteriormente depressa ma risollevata con maggiori investimenti ed il mercato del lavoro, che deve diventare più efficiente ed inclusivo, superando i paradossi del mantenimento di accordi integrativi sindacali risalenti a realtà industriali ormai superate, che incidono pesantemente sul costo del lavoro, favorendo così un sistema in grado di stimolare la partecipazione dei lavoratori e la produttività.

I rappresentanti delle imprese metalmeccaniche hanno posto l’accento anche sui problemi del credito. “Il credito deve tornare ad essere strumento utile per iniettare risorse nel sistema. Pensiamo che anche in Sardegna ci siano i presupposti per un’inversione di tendenza che ancora però, non si vede. Si tratta di fare in modo di trasferire sull’economia reale la liquidità disponibile, trovando forme di garanzia per gli istituti, rafforzando il ruolo dei Consorzi fidi ma anche individuando strade diverse, anche con privati, per forme di finanziamento alternative.”

Alle Istituzioni regionali, per quanto di loro competenza, le imprese metalmeccaniche della Sardegna chiedono di agire rapidamente ed in maniera efficace, secondo i tempi e le modalità imposte dal mercato e dalla competizione globale.

In proposito si ribadisce la necessità che venga quanto prima data attuazione al processo di semplificazione avviato dalla Giunta Regionale. Com