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Renzi contro l’evasione: “È finito il tempo dei furbi. Stangare chi viola ma più semplicità”

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi parla di lotta all'evasione e di riforma fiscale inaugurando l'anno accademico della Polizia Tributaria. Un obiettivo che si raggiunge soprattutto attraverso la semplificazione. Un percorso per tappe spiega Renzi, perché "le riforme sono come un puzzle e ogni giorno si mette un pezzetto". Ma garantisce con "l'onore e disciplina riusciremo a cambiare questo Paese".

Davanti agli uomini della Guardia di Finanza interviene anche il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan che introduce le misure per la lotta all'evasione fiscale previste nella legge di Stabilità.

"Bisogna cambiare approccio verso il cittadino che si deve sentire moralmente accompagnato e il pubblico non è solo controllore ma diventa il consulente. Per chi sbaglia non ci sono scappatoie, va stangato ma le norme vanno rese più semplici, la semplicità è presupposto per il contrasto alla criminalità".

Con la legge di Stabilità si introducono misure di contrasto all'evasione fiscale "che consentiranno di recuperare risorse per circa 3,5 miliardi aggiuntivi rispetto al 2014". Lo sottolinea il ministro dell'Economia Padoan, citando le misure sul ravvedimento operoso e sulla reverse charge per l'Iva.

"A partire dai primi mesi del 2015" l'Agenzia delle Entrate "segnalerà ai contribuenti eventuali incongruenze" emerse dal raffronto delle banche dati, in modo che "i contribuenti potranno fare le loro verifiche ancora prima di presentare la dichiarazione dei redditi". Misure, spiega il ministro Padoan, introdotte per "migliorare la cooperazione tra contribuenti e amministrazione fiscale per incentivare l'adempimento spontaneo".