Sono oltre cento gli indagati dalla procura di Roma nell'ambito dell'inchiesta sui legami tra criminalità e affari nella Capitale. Trentasette, invece, sono le misure cautelari firmate dal gip Flavia Costantini: 29 in carcere e otto agli arresti domiciliari. In cella sono finiti, tra gli altri, l'ex esponente dei Nar Massimo Carminati, il direttore generale dell'Ama Giovanni Fiscon, l'ex ad di Ente Eur Riccardo Mancini, l'ex ad di Am Franco Panzironi, l'ex capo della polizia provinciale Luca Odevaine e il responsabile della Cooperativa 29 giugno Salvatore Buzzi. Tra gli indagati figurano l'uomo d'affari Gennaro Mokbek, il commercialista Marco Iannilli e l'ex sindaco Gianni Alemanno.
L'inchiesta della Procura orbita intorno a un'organizzazione di stampo mafioso. Le perquisizioni hanno riguardato il Campidoglio e la Regione Lazio. Il gip contesta all'ex primo cittadino Alemanno il reato associazione a delinquere di stampo mafioso. Gli inquirenti hanno proceduto anche alla perquisizione dell'abitazione. I carabinieri del Ros stanno acquisendo documenti presso gli uffici della Presidenza dell'Assemblea Capitolina e presso alcune commissioni della Regione Lazio. Complessivamente gli indagati sono accusati di reati che vanno dall'associazione per delinquere di tipo mafioso all'estorsione, dall'usura alla corruzione, dalla turbativa d'asta alle false fatturazioni, al trasferimento fraudolento di valori e al riciclaggio. Al centro delle indagini ci sono le infiltrazioni dell'organizzazione che farebbe capo a Carminati nel tessuto imprenditoriale, politico ed istituzionale della città, attraverso un ramificato sistema corruttivo finalizzato ad ottenere l'assegnazione di appalti e finanziamenti pubblici dal Comune di Roma e dalle aziende municipalizzate, con interessi anche nella gestione dei centri di accoglienza degli immigrati. Contestualmente la Finanza sta eseguendo un decreto di sequestro di beni riconducibili agli indagati, emesso dal tribunale di Roma, per un valore di oltre 200 milioni di euro.
L'inchiesta della Procura ha di fatto smantellato una "cupola" tra politica, mafia ed ex pezzi dell'eversione di destra e della criminalità che costituiva una holding di affari sporchi nella capitale. In carcere sono finite 29 persone mentre otto sono state poste ai domiciliari. Gli arrestati sono: l'ex Nar e Banda della Magliana Massimo Carminati, l'ex ad di Ente Eur Riccardo Mancini, l'ex vicecapo di gabinetto del Campidoglio Luca Odevaine, l'ex ad dell'Ama Franco Panzironi, l'ex dirigente del servizio giardini del Comune di Roma Claudio Turella e il dirigente dell'Ama Giovanni Fiscon. E ancora in carcere Riccardo Brugia, Roberto Lacopo, Matteo Calvio, Fabio Gaudenzi, Raffaele Bracci, Cristiano Guarnera, Giuseppe Ietto, Agostino Gaglianone, Salvatore Buzzi, Fabrizio Franco Testa, Carlo Pucci, Sandro Coltellacci, Nadia Cerrito, Claudio Caldarelli, Carlo Maria Guarany, Emanuela Bugitti, Alessandra Garrone, Paolo Di Ninno, Pierina Chiaravalle, Giuseppe Mogliani, Giovanni Lacopo, Claudio Turella, Emilio Gammuto, Giovanni De Carlo. Ai domiciliari sono finiti invece: Patrizia Caracuzzi, Emanuela Salvatori, Sergio Menichelli, Franco Cancelli Marco Placidi, Raniero Lucci, Rossana Calistri, Mario Schina.





