Interpellanza n. 85/a (Tedde - e più) in relazione ai depositi cauzionali chiesti da Abbanoa Spa per i vecchi e per i nuovi contratti di fornitura idrica.
Successivamente il presidente ha chiamato in discussione l’interpellanza n.85/A (Tedde e più) relativa “Ai depositi cauzionali chiesti da Abbanoa Spa per i vecchi ed i nuovi contratti di fornitura idrica”, dando la parola al presentatore per illustrarne il contenuto.
Il consigliere Marco Tedde (Forza Italia) ha messo l’accento sull’attualità del problema del deposito cauzionale imposto da Abbanoa, sottolineando che «in realtà si tratta di una semplice facoltà e comunque non potrebbe essere richiesto da Abbanoa perché la società è priva della Carta dei servizi e, infine, c’è una ragione di opportunità che riguarda la grande crisi che attraversa la Sardegna». Non è possibile, ha aggiunto Tedde, «immaginare che gli utenti insolventi paghino il deposito cauzionale a tutela dei clienti che pagano regolarmente, ragione in più per riflettere sia sulla illegittimità che sulla opportunità della decisione».
L’assessore dei Lavori Pubblici Paolo Maninchedda, dopo aver ringraziato il consigliere Tedde per aver posto il problema all’attenzione del Consiglio, ha ribadito che «il quadro di riferimento regolatorio dice chiaramente che il gestore deve richiedere la cauzione e ne fissa anche gli importi, che la Carta dei servizi è conforme alle disposizione legislative vigenti, aggiornate dal 2007 all’ottobre dell’anno in corso».
Sui condomini dove Abbanoa riscuote da contatore comune, ha proseguito l’assessore, «il cosiddetto uso prevalente nasce dall’autocertificazione del capo condomino, mentre l’applicabilità della cauzione ai contratti in corso trova conferma nell’orientamento consolidato della corte di Cassazione». La morosità del 35% degli utenti sardi, ha poi spiegato Maninchedda, comporta per la società uno squilibrio nei conti di circa 9 milioni che deve essere corretto: come Regione siamo molto impegnati a cercare una soluzione per i conguagli, per spalmare su più anni, ma sulle cauzioni manca lo strumento normativo».
Il consigliere Marco Tedde (Forza Italia), nella sua replica, ha ricordato l’azione giudiziaria contro la cauzione avviata dalle associazioni di consumatori ed ha espresso una parziale soddisfazione sulla certificazione del responsabile del condominio sull’esistenza di difficoltà legate a motivi di disagio sociale. Per il resto, ha concluso, «resto deluso e perplesso, ma ho il sospetto che l’assessore abbia riferito elementi tecnici forniti da Abbanoa che meritano approfondite verifiche e riscontri critici, a cominciare dalla delibera dell’autorità nazionale in cui si ribadisce concetto di facoltà e non di obbligo per la cauzione; ed anche ammettendo che fosse un dovere giuridico, la Cassazione dice che deve trattarsi di una norma che va a favore del cittadino ma questo non è evidentemente il caso della cauzione di Abbanoa».
Approvato disegno di legge N. 140/A (Giunta Regionale) - Mantenimento dei livelli essenziali di servizio pubblico di trasporto marittimo con le isole minori. Modifiche all'articolo 5, comma 32, della legge regionale n. 7 del 2014.
Alla ripresa dei lavori il presidente ha comunicato che, in base alle decisioni della conferenza dei capigruppo, la seduta proseguirà con l’esame del Disegno di legge n.140-Giunta regionale-“Mantenimento dei livelli essenziali di servizio pubblico di trasporto marittimo con le isole minori. Modifica all’art. 5, comma 32, della Legge regionale n°7 del 2014”- e ha dato la parola al presidente della commissione Trasporti Antonio Solinas (Pd), relatore del provvedimento.
Solinas ha affermato che il Consiglio era già intervenuto in precedenza modificando la Legge finanziaria del 2014 per garantire la prosecuzione dell’attività della saremar fino al 31 dicembre di quest’anno, con un intervento di 8 milioni. Ora, ha precisato, «si sta intervenendo per garantire il servizio per tutto il 2015 con un impegno finanziario di 16 milioni, impegno urgente che nasce dalla necessità di confermare l’impegno della Regione alla causa di concordato preventivo che si terrà davanti al tribunale di Cagliari il 4 dicembre prossimo e, nello stesso tempo, consentirà a Saremar di poter chiudere il bilancio».
Il presidente Ganau ha poi aperto la discussione generale sul Disegno di legge.
Il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis ha sottolineato «il senso responsabilità di opposizione e in particolare di Forza Italia, che ha rinunciato alla relazione di minoranza; ora spetta all’esecutivo deve valutare tali comportamenti evitando di operare con qualche giorno di anticipo e spesso solo con qualche ora». Siamo comunque favorevoli, ha concluso, «perché con questo provvedimento diamo continuità a lavoro fatto in precedenza per cittadini e per i lavoratori della Saremar».
L’assessore regionale dei Trasporti Massimo Deiana, a nome della Giunta, ha spiegato che «il primo provvedimento finanziario a favore della Saremar è stato adottato all’inizio dell’estate perché si sperava che la procedura di concordato preventivo si potesse concludere entro il 2014, ma così non è stato perché dalla udienza di luglio si è arrivati a quella di novembre con la prossima udienza fissata per il 4 dicembre prossimo, rendendo necessario un intervento urgente per assicurare continuità aziendale di Saremar». Di questo, ha concluso, «ringrazio sia il Consiglio che l’opposizione».
Non essendoci altri iscritti a parlare per la discussione generale, il presidente ha invitato l’Aula ad esprimersi con dichiarazione di voto.
Il consigliere Giorgio Oppi (Udc) ha dichiarato il suo voto contrario, «sia perché non ha potuto partecipare ai lavori della commissione sia perché mancava la relazione di minoranza».
Il consigliere Luca Pizzuto (Sel) ha invece annunciato il voto favorevole, perché «si tratta di legge importante per i cittadini delle isole minori e non solo, ma ciò che intendiamo discutere è l’ineluttabilità della privatizzazione totale di Saremar perché su questo Sel non è d’accordo».
Senza controllo pubblico, a giudizio di Pizzuto, «ed anche in base ad esperienze passate relative alla gestione di molte compagnie marittime, si determina una situazione in cui d’inverno ci sono meno corse e tariffe più alte e questo è inaccettabile». Siamo pronti a lavorare per dare una prospettiva a Saremar «ma con gestione pubblica del servizio: presenteremo una mozione per discuterne in Consiglio, in modo che l’Assemblea possa dare un suo indirizzo».
Non essendoci altri iscritti a parlare, il presidente Ganau ha chiamato in votazione il passaggio agli articoli, che l’Aula ha approvato con 33 voti favorevoli e 17 astensioni. Con lo stesso risultato, il Consiglio ha approvato a seguire 1, 2 e 3 della legge. Lo scrutinio del voto finale ha avuto invece 33 voti favorevoli, 1 contrario e 15 astensioni.
Approvata la proposta di legge n. 48/a (Cozzolino - e più) - Disposizioni per la prevenzione delle complicanze, la diagnosi, il trattamento e il riconoscimento della rilevanza sociale dell'endometriosi.
Il presidente del Consiglio ha quindi concesso la parola al consigliere del Pd, Lorenzo Cozzolino, per illustrare la proposta di legge n. 48 “Disposizioni per la prevenzione delle complicanze, la diagnosi, il trattamento e il riconoscimenti della rilevanza sociale dell'endometriosi”.
Il consigliere della maggioranza ha quindi illustrato i contenuti della relazione approvata dalla competente commissione consiliare, a partire dalla descrizione della malattia che colpisce 150 milioni di donne nel mondo e 14 milioni nel continente europeo ma che in Sardegna non è possibile quantificare per la mancata attivazione del registro regionale della endometriosi.
Cozzolino ha proseguito sottolineando la rilevanza sociale della malattia, il disagio che patiscono le donne che si ammalano e la necessità di misure che garantiscano informazione, conoscenza, l’individuazione precoce della patologia insieme con un’efficace azione di prevenzione.
L’esponente del centrosinistra ha evidenziato inoltre l’opportunità di disporre di dati certi sulla malattia e prevedere la formazione e l’aggiornamento delle figure sanitarie coinvolte per migliorare il trattamento della malattia e l’assistenza alle donne affette.
Lorenzo Cozzolino ha concluso preannunciando la presentazione in Aula di una serie di emendamenti che propongono la modifica del testo esitato dalla competente commissione, alla luce della recente approvazione delle disposizioni in materia di organizzazione sanitaria (legge 23 del 17 novembre 2014).
La consigliera del Pd, Daniela Forma, ha espresso pieno sostegno alla proposta di legge in discussione ed ha rivolto apprezzamento per l’iniziativa promossa dal suo collega di gruppo e di partito, Lorenzo Cozzolino.
La consigliera della maggioranza ha rimarcato l’opportunità di procedere con l’istituzione del registro regionale dell’endometriosi ed ha sottolineato le penalizzazioni e i disagi patiti dalle donne affette dalla malattia che rappresenta , comunque, un fenomeno in aumento anche in Sardegna.
Daniela Forma ha inoltre insistito sulla scarsa conoscenza e l’assenza di informazione sull’endometriosi e ha concluso affermando l’importanza di una legge che rappresenti un importante supporto legislativo e che sia di supporto all’intero sistema sanitario che ad oggi – così ha affermato la consigliera democratica – non avendo a disposizione dati certi non può quantificare il costo economico e sociale dell’endometriosi in Sardegna.
Il consigliere del Psd’Az, Marcello Orrù, ha espresso perplessità sul metodo e sui contenuti della Pl 48.
L’esponente della minoranza ha criticato con fermezza l’iter seguito nella competente commissione ed ha ricordato in Aula i rilievi formulati dagli uffici del Consiglio in riferimento alle modifiche intervenute a maggioranza, nel parlamentino della Sanità, rispetto al testo originario. In particolare Orrù ha evidenziato i rilievi critici in ordine alla mancanza di coperture finanziarie e l’introduzione delle cosiddette “norme intruse”. Orrù nel ribadire la propria contrarietà al testo di legge ha auspicato un ritorno in commissione della Pl 48 e si è detto sicuro che in caso di approvazione in Consiglio regionale, la legge sull’endometriosi, così come formulata, è destinata ad essere impugnata dal Governo per evidenti vizi di costituzionalità. Com





