Improvvisazione pura, con immagini e suoni che si fondono, si sostengono a vicenda e sembrano parlare tra loro, alla scoperta di mondi sonori finora poco esplorati. L'incontro tra uno dei più interessanti chitarristi della scena nu-jazz norvegese ed europea, ed uno dei migliori percussionisti tra più creativi della scena jazz contemporanea che ama indagare il concetto di suono e di ritmo in tutte le sue forme (chiamarlo solo batterista sarebbe riduttivo). Eivind Aarset e Michele Rabbia, saranno sul palco del Jazzino domenica 7 dicembre, per dare vita a una performance di grande intensità emotiva.
"IN 2" è il titolo di questo progetto imperdibile, che vede insieme questi due spiriti affini: due musicisti che si muovono sul bilico della musica, distanti da generi e stilemi. Entrambi affascinati dalle suggestioni dell’elettronica, riescono nel difficile compito di umanizzare le macchine. Uno spettacolo che vede intrecciare le sonorità dell’ultimo lavoro di Michele Rabbia “Dokumenta Sonum” (un dvd nel quale suoni elettronici, percussioni tradizionali e immagini si fondono nella ricerca di una dimensione eccezionale, nuova e indicibile), con quelle di “Dream Logic” (ECM records), ultima fatica discografica di Aarset nella quale la sua ricerca sulla sonorità della chitarra ha incrociato le raffinate improvvisazioni elettroniche di Jan Bang.
Due progetti che si sfiorano per straordinaria bellezza, si completano nella palette timbrica creando momenti solistici e duetti che si snodano lungo la performance. Entrambi gli artisti si muovono, già da molti anni, sui territori sconfinati della musica d'avanguardia, al di là dei generi e delle etichette, nelle cui sperimentazioni si rivela naturalmente anche lo spirito profondo del jazz.
Eivind Aarset è un chitarrista con una visione musicale unica che assorbe e riflette ogni sorta di indagine sonora, pur mantenendo uno stile ben distinto e una forma compositiva di alta qualità che spazia tra ambienti sonori tranquilli fino a paesaggi dall'intensità bruciante. Il suo debutto come direttore d'orchestra su Jazzland Recordings è stato descritto dal New York Times come "Uno dei migliori post-Miles album di jazz elettrico", fissando un punto di riferimento alto che Aarset ha costantemente raggiunto e superato, sia in studio che in performance live.
Considerato tra i più grandi chitarristi norvegesi, Eivind Aarset ha collaborato con Jon Hassell, David Sylvian, Bill Laswell, Jan Garbarek, Paolo Fresu, Marilyn Mazur, J.Peter Schwalm, Mike Manieri, Marc Ducret, Michel Benitas Etica, Martux- M, Stefano Battaglia, Michele Rabbia, Talvin Singh, e Andy Sheppard. Ha lavorato con la band di Nils Petter Molvaer, (che appare su tutti gli album di Molvaer, tra cui l'album svolta "Khmer" e 2006 premiato "ER"). Ha anche collaborato con Dhafer Youssef, sia dal vivo e in studio.
Come parte della band, Ab & Zu, ha creato uno stile unico e un suono di chitarra che avrebbe poi sviluppato ulteriormente come componente del gruppo del sassofonista Bendik Hofseth. Tuttavia, è stato il suo coinvolgimento con Bugge Wesseltoft e il Jazz sotterraneo di Oslo che ha fissato il suono che cercava: "Quello che mi ha attirato in questa musica era il groove ipnotico e la sua libertà musicale", dice Eivind. "Non ci sono regole o tradizioni stabilite in quello che sto facendo. Il ritmo è il centro della musica, il paesaggio il solista che lo attraversa".
"Documenta Sonum" di Michele Rabbia (CamJazz 2013) è un "progetto multi-art", in cui le immagini, installazioni mini-audio, gesti e azioni musicali si snodano attraverso trame sonore. Il suono, il componente principale di questo lavoro, è usato come un telaio su cui vengono eseguite le azioni che concorrono a cambiarlo continuamente e a creare colori e sfumature, mentre il rumore, trattato come parte della colonna sonora, unisce il silenzio, dando luogo a strutture narrative. Le percussioni, interagendo con le immagini, sono il mezzo espressivo che guida questo progetto di ricerca e percorsi sperimentali. Un'opera unica, realizzata per la CAM Jazz, un dvd che evidenzia le molteplici sfaccettature di un grande musicista. Un'installazione di arte contemporanea che trascende i generi, le etichette e le lingue, in cui gli oggetti nelle forme più varie, create per altri usi, si trasformano in strumenti musicali nelle mani di Michele Rabbia.
Torinese, Michele Rabbia compie i primi studi presso la Scuola Civica di Savigliano, e successivamente i corsi di batteria a Torino con il maestro Enrico Lucchini. Nel 1989 si reca negli Stati Uniti dove frequenta le lezioni di Joe Hunt e Alan Dawson. Rientrato in Italia si trasferisce a Roma e inizia la sua attività concertistica e discografica collaborando con tantissimi nomi del jazz internazionale come Antonello Salis, Louis Sclavis, Michel Portal, Matthew Shipp, Enrico Pieranunzi, Michel Godard, Rita Marcotulli, Andy Sheppard, Sainkho Namtchylak e tantissimi altri. Le sue collaborazioni si estendono anche nell'ambito della danza tra le quali per citarne solo alcune, quella con Tery J. Weikel, Andrew Harwood, Nikolai Schetnev. Anche nel teatro firma le musiche per lo spettacolo "Genova 01" di Fausto Paravidino, per la letteratura con la scrittrice Dacia Maraini, Gabriele Frasca e Sara Ventoni, con il pittore Gabriele Amadori e nell'architettura con James Turrell. Si è esibito nei più importanti festival d'Europa, Cina e Stati Uniti.
L'ingresso per il live di Aarset e Rabbia è di € 20,00 compresa una consumazione (valore 3€), esclusa la cena. Il "Live Menu", a partire da €20, propone ogni giorno una combinazione di differenti pietanze, con qualche gustosa variante alla carta. Il Jazzino è un club che rispetta la musica e l'ascolto. L'ingresso al locale sarà consentito solo negli intervalli delle esecuzioni musicali durante le quali il servizio ai tavoli non verrà effettuato. La cena verrà servita a partire dalle ore 20:30 e le esibizioni inizieranno di norma alle 22,00.





