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Primarie Pd, Matteo Renzi nuovo segretario con il 67,9%: ”Ora non abbiamo più alibi”

Matteo Renzi, vincitore delle primarie per la segreteria del Pd, in un colloquio con la Stampa ha detto: "Io patti con Enrico Letta non ne ho. Magari li faremo, ma per ora non ne ho. Avrei fatto un accordo per andare anche oltre il 2015, ma non capisco lui che vuol fare, cosa ha in testa e fin dove vuole arrivare. E se non capisco, mi spiace, io patti non ne faccio". "Lo so che l'inizio è decisivo. Ho due mesi per imporre un segno, far capire che non scherzavamo e vedere soprattutto se riusciamo a fare questa benedetta legge elettorale", afferma Renzi.

"Dicono tutti che la sentenza della Corte Costituzionale rafforza il governo: io non ne sono così sicuro. Finché c'era il Porcellum, infatti, potevano prender tempo e far finta che al lavoro c'era Quagliariello, uno che la legge elettorale non la farà mai: ora, invece, da Forza Italia alla Lega e da Sel a Grillo, tutti dicono che bisogna intervenire. Ma quando si fa una legge elettorale - avverte - poi in genere si va a votare: il governo stia in campana. E non s'impicci della materia: se proprio vogliono fare un decreto, lo facciano per creare lavoro. In fondo, sono lì per questo".

"Non capisco Epifani, che ora vuole contrappesi per bilanciare il potere del leader scelto con le primarie. Così si indebolisce il Pd, non me", osserva Renzi. Quanto al presidente dell'Assemblea, "Credo che a Fassino piacerebbe, ma è un'idea più sua che mia", Tra i papabili, "Reichlin, per esempio. Come sarebbe accolto? Il punto - rileva - è che deve esser rappresentata al vertice la sinistra. Però, certo, potrei anche rappresentarla con Scalfarotto. Vediamo". Parlando delle elezioni europee, "saranno un test molto rischioso. Se dovessero andare male - conclude - commenterò il voto di Firenze...". 

La nuova squadra.

"Due milioni e 900mila votanti". E' questa la cifra comunicata dal segretario uscente Guglielmo Epifani sulla partecipazione alle primarie. Poi prende la parola Renzi: "Nell'autonomia del mio ruolo ho chiesto a 12 persone di darmi una mano nella segreteria: cinque uomini e sette donne.

Sulla base del noto principio per cui le pari opportunità non vanno bene, ce ne vuole una in più". Ed ecco la squadra: Luca Lotti sarà il responsabile dell'organizzazione, Filippo Taddei all'economia, Stefano Bonaccini agli enti locali, Francesco Nicodemo alla comunicazione, Davide Faraone a welfare e scuola, Maria Elena Boschi alle riforme, Marianna Madia al lavoro, Federica Mogherini all'Europa, Deborah Serracchiani alle infrastrutture, Chiara Braga all'ambiente, Alessia Morani alla giustizia, Pina Picierno alla legalità e Sud, Lorenzo Guerini, portavoce della segreteria.

Primarie Pd, Matteo Renzi nuovo segretario con il 67,9%: ''Ora non abbiamo più alibi''

Il Pd ha un nuovo segretario. Matteo Renzi, a spoglio quasi ultimato, ottiene quasi il 70% dei consensi. Seguono Cuperlo e Civati. Alta l'affluenza, oltre 2,5 milioni.

Lo spoglio di 7.197 sezioni su 8.476 (pari a circa l'85% dello scrutinio) dà Matteo Renzi  al 67,8% dei voti, Gianni Cuperlo al 18,0% e Pippo Civati al 14,3%. Il sindaco di Firenze ha il risultato migliore in Toscana (78,5%) e il peggiore in Sardegna (56,4%). Supera la soglia del 70% anche in Emilia-Romagna, Marche e Umbria, mentre è sotto il 60% anche in Puglia, Calabria e Basilicata. Civati si piazza al secondo posto in sei regioni: Lombardia, Piemonte, Veneto, Trentino Alto Adige, Valle d'Aosta e Marche.

Matteo Renzi parla a Firenze: ''Gli italiani hanno dimostrato di essere migliori della loro classe dirigente. Ora non abbiamo più alibi''. In Italia ''abbiamo la peggiore classe dirigente della storia'', ora ''il cambiamento''.

Dagli elettori, oggi messaggio chiaro: ''Vogliamo tornare a correre''. Il neo segretario del Pd assume subito alcuni impegni: ''Da domani mattina metteremo in campo tutto il nostro onore per una nuova legge elettorale che sali il bipolarimo e presenteremo una proposta per tagliare un miliardo di Euro di costi della politica''. E ancora sulle riforme, ''via il Senato e le Province''. Sul Pd, Renzi dice ''questa non è la fine della sinistra, ma di un gruppo dirigente. E' arrivato il momento di scrivere la nostra storia''. Il segretario non parla solo al partito ma al Paese che "oggi capisce che la scuola, la cultura e l'innovazione non rappresentano solo dei costi, ma sono dei valori". E la conclusione del discorso è affidata all'incitamento per affrontare con gioia il futuro: "Vorrei che andassimo a casa stasera consapevolezza che bisogna giocare con entusiasmo. Il meglio deve ancora venire e da domani - chiude Renzi - ci divertiamo insieme".

''Con il nuovo segretario Matteo Renzi lavoreremo insieme con uno spirito di squadra che sarà fruttuoso, utile al paese ed al centrosinistra'' questo il messaggio che presidente del Consiglio Enrico Letta invia al nuovo segretario del Pd . ''Il Pd ha ancora una volta dimostrato la sua forza e la sua vitalita'' - prosegue Letta - ''questa vittoria è argie contro il populismo.
Gianni Cuperlo e Pippo Civati hanno sentito Matteo Renzi per augurargli buon lavoro e congratularsi con lui per la vittoria.  Cuperlo dice ''continuerò a battermi per i valori della sinistra, l'unità si costruisce con la chiarezza reciproca. Civati ''questo e' un nuovo inizio, per noi e' stata una campagna straordinaria che prosegue''.

L'ex segretario Guglielmo Epifani parla di ''partecipazione importante'' e di ''risposta democratica oltre ogni previsione''. Alle 17 l'affluenza si attestava ai due milioni, si attende il dato definitivo.