Dopo tanti annunci, ecco la #sorpresina di Matteo Renzi per Beppe Grillo: l'abolizione di Province, la legge elettorale e il superamento del Senato in cambio della rinuncia a 40 milioni. Ma il comico genovese la bolla come una #scoreggina. E lo provoca, dal suo blog, con un altro hashtag: "Renzi #caccialagrana".
Renzi spiega in 140 caratteri la sua idea: "Caro Grillo, hai 160 parlamentari decisivi per fare le riforme. Io sono disponibile a rinunciare ai 40 milioni del prossimo anno se tu ti impegni per superare il Senato, abolire le Province e sulla legge elettorale". In giornata, nel suo discorso, Renzi aveva ribadito gli elementi principali del suo programma: patto di coalizione, lavoro, legge elettorale, Europa. Spazio anche a unioni civili, immigrazione, scuola e cultura.
"Renzie aveva annunciato una sorpresina. E' stata invece solo una scoreggina", replica Grillo sul suo blog. Nel post, scrive: i rimborsi elettorali "sono soldi che i partiti hanno incassato aggirando un referendum e che la stessa Corte dei Conti ha denunciato come non dovuti. Caccia la grana, Renzie, e cacciala tutta, non solo la seconda rata, anche la prima, quella di luglio, una parte dei 91 milioni che il pdexmenoelle ha portato a casa insieme al partito del noto pregiudicato di cui è ora, grazie al M5S, vedovo inconsolabile".
Arriva a stretto giro anche la risposta del M5S: "Renzi è tutto chiacchiere e marketing. I 40 milioni di euro dei rimborsi elettorali deve restituirli agli italiani, non a noi'', dicono i gruppi parlamentari pentastellati. ''Fa finta di non capire e propone accordicchi da Prima repubblica, camuffati da slogan. E' ridicolo su questo tema proporre un do ut des". In un comunicato, il M5S poi sottolinea: "Renzi non deve mettersi d'accordo con noi ma restituire il malloppo agli italiani. Il MoVimento 5 Stelle è l'unica forza politica ad aver rinunciato ai rimborsi elettorali, lo ha fatto perché sono soldi illegittimi. Perché Renzi non fa lo stesso?".
Sul suo blog, Grillo torna ad attaccare anche la legge elettorale e scrive: "Questo Parlamento di nominati dal Porcellum non ha la legittimità costituzionale, ma soprattutto morale, per fare una nuova legge elettorale".
Quindi continua: "Chi ha goduto dei frutti del Porcellum, rimasto in vita grazie al pdexmenoelle e a Berlusconi per otto anni, non può riscrivere le regole. Si sciolga il Parlamento e si ritorni al voto con il Mattarellum. Sarà il prossimo Parlamento a fare la nuova legge elettorale.