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“Le note bianche del vino: Vernaccia e gli altri”. Conclusa la due giorni dedicata ai vini bianchi sardi.

Si è conclusa domenica primo dicembre la due giorni incentrata sulla valorizzazione dei bianchi regionali: dalla Vernaccia di Oristano, alla  Malvasia di Bosa, passando per l’ Arvisionadu del nuorese, il Semidano di Mogoro e il Moscato prodotto a Sorso e Sennori.

Non solo Vermentino dunque, il panorama dei vini bianchi sardi è ampio e può e deve essere valorizzato. È quanto è emerso nel corso della manifestazione curata dalla ProLoco di Solarussa, incentrata sulla solidarietà agli alluvionati del 18 novembre  scorso. L’iniziativa, che ha avuto come cornice il Parco di San Gregorio, ha voluto riportare l’attenzione sui bianchi isolani diversi dal Vermentino. Vini di nicchia e di ottima qualità che nonostante le difficoltà di commercializzazione e collocazione sul mercato, possono, se saputi legare al territorio e alle sue peculiarità, creare uno spiraglio di sviluppo. Sembra non casuale che la riflessione si sia tenuta proprio nel momento in cui l’Istat diffondeva i dati allarmanti sul lavoro in Sardegna, evidenziando che il 34,27 % dei giovani isolani è inoccupato. Perché allora non considerare la viticoltura legata a produzioni di qualità come un’opportunità per chi cerca una realizzazione lavorativa e professionale? Un concetto questo ribadito dai docenti di  economia e marketing dell’Università di Cagliari e Sassari nel corso del Convegno inserito nella due giorni e curato dal Concorso Uno di Oristano.

L’enologo Enzo Biondo ha ricordato nel corso del confronto che in Francia, l’omologo del Semidano di Mogoro viene venduto a 120 euro a bottiglia, una cifra che dovrebbe far riflettere, dato che, in Sardegna, le iniziative più lodevoli sono spesso affidate all’impegno dei singoli imprenditori che credono nei loro prodotti: è il caso dell’Arvisiniadu  bianco che nasce a Bono grazie a Francesco Cabras della Cantina Mulas che ha recuperato i ceppi delle vigne ormai abbandonate e oggi riesce a produrre 7000 bottiglie.

In molti hanno concordato sul ruolo e la responsabilità che hanno gli attori politici e culturali del territorio isolano nel dare e creare prospettive di sviluppo per i giovani. Segnale importante colto dall’Assessore Regionale all’Agricoltura Oscar Cerchi presente al convegno, il quale ha ribadito l’impegno portato avanti dalla Regione per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari isolani, ancor di più in vista del nuovo PSR 2014-2020. Com-red

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