L'ASL di Nuoro è al secondo posto nella classifica nazionale delle Aziende Sanitarie Locali i cui siti istituzionali rispondono ai requisiti di pubblicità e trasparenza imposti dal decreto legislativo 33/2013. L'Azienda Sanitaria nuorese è stata la prima in Sardegna ad uniformarsi agli obblighi imposti dal decreto 33/2013 sul riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle Pubbliche Amministrazioni.
A tale scopo l'Azienda ha proceduto a inserire nel proprio sito un'apposita sezione denominata "Amministrazione Trasparente". Questa sezione è articolata in diverse settori: dall'organizzazione alle consulenze e collaborazioni, dai concorsi ai bandi di gara, dalle sovvenzioni ai bilanci, dai pagamenti alle opere pubbliche. Questa azione consentirà all'ente di migliorare la qualità delle informazioni on-line e dei servizi digitali erogati ai cittadini, permettendo di ottenere il massimo grado di accesso e partecipazione.
I siti web della Pubblica Amministrazione (ministeri, enti pubblici, enti locali, comuni, comunità montane, università ecc.) sono stati processati da "La bussola della Trasparenza", lo strumento che il Governo mette a disposizione dei cittadini per valutare l'adeguatezza dei siti di Enti e Istituzioni ai parametri imposti dal D.Lgs 33/2013 ed altre norme vigenti.
La verifica è semplice e aperta a tutti: accedendo al link http://www.magellanopa.it/bussola/, nella sezione "verifica il sito"- verifica il sito in base all'ultimo monitoraggio effettuato, ed immettendo la Url dell'azienda www.aslnuoro.it il sito aziendale dell'ASL di Nuoro risulta soddisfare il 98,51 % degli indicatori (66 su 67). «È un risultato importante – ha dichiarato il Direttore Generale, dott. Antonio Maria Soru – che ci onora e ci sprona a fare sempre di più e meglio, sulla strada della trasparenza, dell'accesso e della partecipazione dei cittadini ai processi della Pubblica Amministrazione. Un risultato che segna un passo decisivo verso il raggiungimento di obiettivi fondamentali quali la prevenzione della corruzione, il cosiddetto "controllo sociale", l'accesso civico, il miglioramento delle performance, il miglioramento l'accountability (il dovere, cioè, di "rendere conto") dei manager pubblici, l'attuazione di nuovi meccanismi di partecipazione e collaborazione tra PA e cittadini». Com