Ieri sera, a Servizio Pubblico, condotto da Michele Santoro, Matteo Renzi, con la sua schiettezza che contraddistingue il toscano, ha affermato senza tentennamenti: "Credo sia inaccettabile che sia andata così. Se fossi stato il segretario del Pd non avrei difeso la Cancellieri e credo avrebbe fatto un favore al Paese se si fosse dimessa". Sul tema delle dimissioni del Guardasigilli ha aggiunto: "Lei non le ha date, Letta non gliele ha chieste ed è andata come è andata".
Il sindaco di Firenze ha poi dichiarato: “Non indigna la telefonata in cui il ministro Cancellieri si preoccupa di Giulia Ligresti, perché se riceve una segnalazione di un problema reale, il problema non si pone. Mi scandalizza che il ministro della giustizia dica alla compagna dell'arrestato, che l'arresto non è giusto, non va bene".
Dallo studio di Michele Santoro, il candidato alla segreteria del Pd dice che se il Guardasigilli "avesse capito che è il momento di dare un segnale e di fare un passo indietro sarebbe stato meglio".
"Compito del Pd - ha rilanciato Renzi - è far sì che la politica non sia più succube agli interessi delle famiglie e degli amici degli amici, ma che provi a fare un percorso in cui legge è uguale per tutti. E qui - tornando sul caso Cancellieri - così non è stato”.
Sulla vicenda Fonsai, Renzi ha poi dichiarato: “Mentre Ligresti usava la Fondiaria come bancomat per le spese della famiglia c'era un silenzio complice di tutte le istituzioni".
Il sindaco di Firenze ha parlato anche della mozione di sfiducia dei grillini nei confronti del Guardasigilli: "Non credo che nel caso Cancellieri il problema sia semplicemente come vota il Pd sulle dimissioni. Se anche il Pd vota per la mozione di sfiducia ma non elimina l'intreccio con l'economia e resta subalterno è morto".
Nel corso della sua intervista, Matteo Renzi ha parlato anche della possibilità di andare a elezioni anticipate: "Non sarebbe una catastrofe ma non credo che avverrà, non credo sia il caso".
Renzi ha lanciato poi una provocazione: "Il 2014 è l'anno in cui capiamo se in Parlamento c'è il bluff: si è parlato per anni di riforme, il Pd ha una maggioranza schiacciante alla Camera e relativa al Senato: se ha gli attributi in questo 2014 incalzi la maggioranza parlamentare per vedere se le cose si fanno o no".
"Il governo doveva fare la riforma della legge elettorale - ha sottolineato Renzi - Sono tre anni, anche quando c'era Monti, che dicono che è urgentissima. Ora i gruppi in Parlamento hanno l'occasione di fare una legge elettorale dove chi arriva primo vince e al massimo per decidere chi vince si fa il ballottaggio, senza fare inciuci".
Parlando del dopo primarie, Matteo Renzi ha annunciato che, se verrà eletto alla segreteria del Pd, la settimana successiva, il suo primo impegno sarà fare visita nella "Terra dei fuochi" per dire: "Noi non stiamo nei nostri circoli ma affrontiamo i problemi reali".
"Con il parere positivo della Commissione per il Congresso, questa sera ogni membro della Direzione Nazionale del Pd riceverà per e-mail, e con la clausola del silenzio-assenso, una proposta di modifica del regolamento congressuale. Se la Direzione Nazionale avallerà la proposta, il tesseramento dei nuovi iscritti si sospenderà dal giorno 11 novembre e fino al giorno della Convenzione Nazionale (24 novembre)". E' quanto si legge in un comunicato del Pd.