"Il 2014 sarà un anno decisivo per il nostro Paese". Così il presidente del Consiglio Enrico Letta durante il suo intervento al convegno 'Financial Times Future of Italy Summit 2013'.
"Il 2013 - ha aggiunto - è stato un anno importante di transizione politica ed economica per l'Italia. I dati per il 2013 indicano che abbiamo fermato molti dei problemi, per quanto riguarda il debito pubblico, la crescita. In questo ultimo trimestre abbiamo fermato la corsa dei tassi di interesse".
"Il percorso di consolidamento fiscale è un mantra, un dovere, vogliamo continuare lungo questa strada". Così Letta, al summit sull'Italia organizzato dal Financial Times.
"Siamo nell'ultimo trimestre e in questo trimestre prevediamo di risolvere il problema della crescita", ha detto il presidente del Consiglio.
"Questa settimana ci sarà un evento importante, presenteremo il piano di privatizzazioni che viene discusso oggi al ministero dell'Economia", ha detto il presidente del Consiglio.
"Il 2014 sarà un anno decisivo per introdurre le riforme e cambiare il sistema politico istituzionale del Paese. Così il presidente del Consiglio. Per quel che riguarda la riforma dell'ordinamento istituzionale, ha sottolineato, ci si può attendere un voto "entro l'estate".
"Uno degli obiettivi più importanti" dell'attuale governo è "l'abolizione del finanziamento pubblico dei partiti, approvata dal governo, poi dalla Camera già un mese fa, e ora in discussione al Senato. Sono certo che il Senato sia ben consapevole della necessità di un'approvazione molto rapida di questa legge, perché cambierà completamente il rapporto tra istituzioni e cittadini ricreando fiducia", ha spiegato il presidente del Consiglio.
"Sono certo che la finanziaria è quella giusta. La finanziaria più le privatizzazioni consentiranno di ridurre il debito. La finanziaria è quella giusta anche per un altro motivo: venerdì scorso da un lato sindacati e politici chiedevano meno rigore e dall'altro l'Ue chiedeva più rigore e noi ci trovavamo nel mezzo di questo dibattito. Ritengo sbagliato bloccare la ripresa in Italia". Così il presidente del Consiglio Enrico Letta durante il suo intervento.
"Metteremo in campo nuovi strumenti per favorire l'occupazione e nella legge di stabilita ci sono misure fiscali di riduzione del costo del lavoro nei prossimi tre anni". Così il presidente del Consiglio Enrico Letta durante il suo intervento al convegno 'Financial Times Future of Italy Summit 2013'. Il premier ha ricordato le misure adottate dal Governo per l'assunzione a tempo indeterminato e quanto ancora resta da fare in tema di ammortizzatori sociali.
"Credo che quello che è successo nel centrodestra aiuterà la stabilità in Italia, ne sono sicuro". Così il premier Enrico Letta, sottolineando che la nascita di un novo centrodestra "chiarisce la situazione".
"Con Renzi e il Pd faremo lo stesso percorso perché dovremo applicare riforme importanti da un punto di vista economico e politico per avere un Paese più stabile", ha detto il premier Enrico Letta al summit sull'Italia del Ft.
"La commissione europea deve capire che il sentimento antieuropeo sta crescendo e se non lo capirà potremmo avere il prossimo anno il parlamento europeo più" antieuropeo della storia". Questo l'ammonimento di Enrico Letta al Financial Times Future of Italy Summit.
Il partito antieuropeista in Germania "non rappresenta una minaccia, mentre Le Pen in Francia e il Movimento 5 stelle in Italia sono una minaccia" da questo punto di vista, ha detto il premier Enrico Letta al summit del Financial Times sull'Italia.
"Noi siamo convinti che il tema delle reti sia assolutamente strategico e riteniamo che l'Italia sia indietro da tanti punti di vista. Ho deciso di istituire e di dare mandato a tre persone, due non italiani coordinati da Francesco Caio, che presenteranno entro la fine dell'anno un rapporto dello stato degli investimenti sulla rete e sugli investimenti da fare". Cos8 il presidente del Consiglio Enrico Letta durante il suo intervento al convegno 'Financial Times Future of Italy Summit 2013'. proprietario della rete dovrà raggiungere", ha detto il premier Enrico Letta.
"La discussione sulla rete - ha aggiunto - è a mio avviso troppo politica e poco legata ai parametri tecnici, invece dobbiamo tornare ai fatti. Il rapporto senza fare sconti a nessuno stabilirà gli obiettivi che qualunque proprietario della rete dovrà raggiungere".