Funerali di Stato per le vittime della strage di Lampedusa. Lo ha annunciato il premier Enrico Letta, in conferenza stampa proprio dall'isola siciliana con il ministro Alfano, il presidente della Commissione europea Josè Manuel Barroso e il commissario Ue agli Affari interni Cecilia Malmstrom. Il premier ha ringraziato i due rappresentanti europei "per essere qui con noi oggi, per aver accettato l'invito del governo a vedere in prima persona il dramma che si sta vivendo qui". Quella di Lampedusa, ha detto Letta, "è una tragedia immane mai accaduta nel Mediterraneo".
Il premier ha rivolto parole di "scuse per le inadempienze del nostro Paese, rispetto a una tragedia come questa". Poco prima della conferenza stampa il vice premier Alfano e la commissaria Malmstrom si sono recati al Cpa di Lampedusa per un sopralluogo al centro di accoglienza dell'isola che ospita anche i sopravvissuti alla tragedia della scorsa settimana. Prima di loro il premier Enrico Letta e il presidente Ue, Jose Manuel Barroso, si erano recati nel Cie per toccare con mano le condizioni in cui vivono gli immigrati. Il prossimo consiglio Ue, ha continuano il presidente del Consiglio, "dovrà discutere urgentemente del tema dell'immigrazione". Su questo c'è già l'accordo con il presidente Ue Barroso.
Rispondendo ai giornalisti il premier ha detto che l'eventuale depenalizzazione del reato di clandestinità "sarà uno dei tempi da discutere. Ancora non c'è stata discussione". Commentando l'iscrizione nel registro degli indagati dei superstiti del naufragio, il premier ha detto: "Come presidente del Consiglio" ha "provato vergogna di fronte a tanto zelo: è una vicenda di grandissimo dramma umano".
Sulle dichiarazioni del premier per l'iscrizione nel registro degli indagati dei superstiti del naufragio è intervenuta subito la Procura di Agrigento secondo cui "la denuncia, obbligatoria per legge, proveniente dagli organi di polizia ci obbliga all'iscrizione. Non si tratta di zelo, ma di rispetto delle regole volute dal Parlamento". E il procuratore di Agrigento, Renato Di Natale, sempre commentando le parole di Letta ha affermato: "Un componente dell'Esecutivo non può sindacare sull'azione di un ufficio giudiziario che si limita ad applicare una legge dello Stato".
Per Letta è necessaria "un'integrazione più civile soprattutto in tema di asilo". "Attorno a queste tragedie - ha aggiunto - è bene che si conosca il grande cambiamento che c'F stato in questi anni: oggi l'esodo dall'Africa non è più legato solo a ragioni economiche, oggi bisogna dare delle risposte che siano all'altezza di questa nuova sfida". Letta ha poi aggiunto che oggi lui e Barroso hanno "ritenuto giusto andare fisicamente al centro di accoglienza".
Il presidente dell'Ue Barroso ha detto che "l'Europa sta con la gente di Lampedusa" e che il problema di uno dei nostri Paesi, come l'Italia, deve essere percepito come un problema di tutta l'Europa. Insieme possiamo agire in modo più adeguato. L'Europa non può girarsi dall' altra parte". "L'immagine delle centinaia di bare non andrà mai via dalla mia mente, ha poi aggiunto Barroso, è un'immagine che non si può dimenticare, c'erano bare di bambini, madri e figli: è qualcosa che mi ha scioccato e rattristato". Barroso ha annunciato poi che l'Europa ha messo a disposizione per l'Italia fondi addizionali fino a 30 milioni di euro per fronteggiare la situazione dei i rifugiati. La Commissione, ha concluso Barroso, farà tutto il possibile per cambiare la situazione" della gestione dell'immigrazione.
E proprio nel tardo pomeriggio fonti europee hanno riferito che presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy, alla luce della tragedia di Lampedusa, ha l'intenzione di inserire una discussione sulla questione immigrazione al prossimo vertice Ue del 24 e 25 ottobre.