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Altri 34 corpi di immigrati recuperati dopo il naufragio di ieri, 206 superstiti

Continua la tragedia in mare. Ieri sera un altro naufragio è avvenuto a circa 60 miglia a sud di Lampedusa, ai confini con le acque libiche, in cui hanno perso la vita almeno 50 profughi. A bordo dell'imbarcazione viaggiavano 250 persone:  il bilancio provvisorio è di 206 naufraghi e 34 corpi senza vita recuperati, scrive la Marina militare in una nota. L'imbarcazione si sarebbe capovolta a seguito di una ressa scoppiata al passaggio di un aereo militare.

E mentre erano ancora in corso le operazioni di soccorso dei circa 250 migranti, le motovedette della Guardia Costiera sono state impegnate nell'assistenza ad altre due imbarcazioni in difficoltà. Un gruppo di 85 immigrati su un gommone che avevano lanciato l'Sos sono stati raccolti ad una ottantina di miglia a Sud dell'isola. Un barcone con 183 profughi, tra i quali 34 donne e 49 bambini, è stato invece 'agganciato' in prossimità dell'imboccatura del porto. Anche in questo caso i migranti sono stati trasferiti nel Centro di prima accoglienza però già al collasso. Un terzo barcone è stato individuato in tarda mattinata nel Canale di Sicilia e i mezzi della Marina hanno imbarcato altri 90 profughi.

Una donna con una gravidanza a termine, arrivata a Lampedusa, è stata immediatamente soccorsa. "Visitata a tempo di record, la giovane aveva già le contrazioni in corso e perdite di sangue, dall'ecografia il feto stava bene e abbiamo deciso di trasportare la donna in eliambulanza all'ospedale di Agrigento dove partorirà a breve", riferisce Pietro Bartolo, responsabile del presidio medico dell'isola e coordinatore dell'attività sanitaria per l'emergenza migranti, raggiunto sulla banchina.

Una ferita che si riapre ad appena una settimana dalla strage di Lampedusa (339 morti secondo il conto aggiornato ad oggi). "Stiamo fronteggiando un'altra situazione drammatica. Mi dicono che tra i morti ci sono molte donne e molti bambini. Intervenga a questo punto la protezione civile nazionale", ha chiesto il sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini.

E' la nuova drammatica conferma della situazione di emergenza, ha commentato il premier Enrico Letta, che resta determinato a porre con forza il tema dell'immigrazione sul tavolo del prossimo vertice Ue in programma a fine mese.

E il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz, che ha incontrato pala Francesco, ha parlato con il pontefice della tragedia di Lampedusa e invocato "un'urgente e nuova strategia Ue sull'immigrazione".

Comandante della Marina a Rainews24: 147 salvati da navi Malta, 56 da pattugliatore italiano-

"Sono 147 i migranti sopravvissuti recuperati dalla motovedetta maltese, a bordo della quale c'è un dottore che fa la valutazione medica. Le persone salvate e trasportate a bordo della nave Libra della marina italiana sono 56". Era il primo racconto raccolto da Rainews24 del comandante della nave Espero, della Marina militare italiana.

I migranti - secondo la ricostruzione di Malta, il cui aereo militare in ricognizione nel Canale di Sicilia ha avvistato per primo il barcone - hanno cominciato ad agitarsi per farsi notare. La ressa avrebbe provocato il capovolgimento dell'imbarcazione. Una nave militare maltese è arrivata per prima nell'area, alle 17.51 di venerdì e ha iniziato le operazioni di soccorso. Poco dopo è stata raggiunta dalle navi Libra ed Espero della Marina militare italiana. Gli elicotteri di bordo delle due Unità, hanno lanciato dei salvagente e zattere autogonfiabili. Sono proseguite per alcune ore le operazioni di recupero dei naufraghi.