Il M5S sceglie la linea dura. Dopo le polemiche e la dura reazione delle opposizioni al vertice tra Napolitano e la maggioranza sulla legge elettorale, a quanto si apprende, il Movimento di Grillo sarebbe orientato a 'snobbare' eventuali incontri al Colle sul tema delle riforme.
Proprio dopo le critiche mosse dai grillini, ma anche della Lega, Fdi e Sel, l'ufficio stampa del Quirinale nella serata di ieri ha fatto sapere che il Capo dello Stato intende ascoltare i vari gruppi di opposizione sulla riforma del Porcellum.
Ma per i vertici del Movimento quella del Colle è "una mossa tardiva: tentano di mettere una pezza quando ormai il guaio è fatto. Se ci fosse stata la volontà di un confronto ampio, Napolitano avrebbe convocato tutti i capigruppo, senza distinzione alcuna. Non si va al Quirinale a cose fatte, a queste condizioni non ci stiamo", il ragionamento delle ultime ore.
"E poi basta - avrebbe ripetuto un infuriato Grillo ai suoi - con un Presidente che rappresenta solo chi gli pare, ignorando i 9 milioni di italiani che ci hanno votato". I rapporti tra Napolitano e i 5 Stelle sono sempre più tesi. Ieri da Trento l'annuncio di Grillo: "Abbiamo dato mandato al nostro ufficio legale per presentare la richiesta di impeachment".
Intanto Matteo Renzi, dopo l'incontro di ieri al Colle, difende Napolitano: "Il presidente della Repubblica ha detto che convoca anche l'opposizione, ha risolto. Se avesse convocato solo la maggioranza non sarebbe stato bello. Ma convoca anche l'opposizione. Fa il suo ruolo".