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Carceri, Napolitano: Italia in una situazione umiliante

Arriva puntuale in Aula, come era già stato anticipato in mattinata, il messaggio del capo dello Stato sulla situazione delle nostre carceri. Napolitano, il cui messaggio viene letto contemporaneamente nelle aule del Senato e della Camera dai presidenti Grasso e Boldrini, ritiene che l'emergenza carceri sia scottante, che il sovraffollamento sia una questione drammatica, da affrontare in tempi stretti, e che contro di esso debbano esserci delle pene alternative e processi più rapidi. Napolitano chiede concretezza e determinazione.

Giorgio Napolitano ha poi ammonito sulle conseguenze che il sovraffollamento delle carceri hanno non solo in termini di sanzioni pecuniarie, ma anche sull'immagine dell'Italia nel mondo. La violazione del dovere di salvaguardare i diritti umani dei carcerati "comporta tra l'altro ingenti spese derivanti dalle condanne dello Stato italiano al pagamento degli equi indennizzi previsti dall'articolo 41 della Convenzione" per i diritti umani, ha detto il presidente della Repubblica nel suo messaggio alle Camere. "Condanne che saranno prevedibilmente numerose, in relazione al rilevante numero di ricorsi ora sospesi e a quelli che potranno essere proposti a Strasburgo", ha avvertito. "Ma l'Italia viene, soprattutto, a porsi in una condizione che ho già definito umiliante sul piano internazionale per le tantissime violazioni di quel divieto di trattamenti inumani e degradanti nei confronti dei detenuti che la Convenzione europea colloca accanto allo stesso diritto alla vita", ha ammonito ancora Napolitano. "E tale violazione dei diritti umani va ad aggiungersi, nella sua estrema gravità, a quelle, anche esse numerose, concernenti la durata non ragionevole dei processi", ha sottolineato.

Il capo dello Stato propone rimedi straordinari per risolvere il problema del sovraffollamento: è "opportuno" varare contemporaneamente un provvedimento di amnistia e uno di indulto - scrive Napolitano - perché questo "permetterebbe di conseguire rapidamente i seguenti risultati positivi: l'indulto avrebbe immediato effetto di ridurre popolazione carceraria" mentre "l'amnistia permetterebbe di estinguere procedimenti per fatti bagattellari", e con ciò "permetterebbe di ridurre i tempi di custodia cautelare". Il combinato disposto di amnistia e indulto - scrive il presidente - potrebbe favorire una significativa riduzione della popolazione carceraria. Chiarisce poi che l'indulto inciderà sulla popolazione carceraria mentre l'amnistia può accelerare i tempi della giustizia e incidere anche sulla custodia cautelare.

Il tema del sovraffollamento è davvero scottante: basti guardare i dati sulla capacità delle strutture carcerarie: 64.758 detenuti, a fronte di una capienza pari a 47.615. Napolitano indica poi altre soluzioni alternative alla carcerazione piena per ridurre il sovraffollamento, come la messa alla prova, i domiciliari, la riduzione dell'applicazione della custodia cautelare. Per gli stranieri, inoltre, la possibilità di scontare la pena nei loro paesi d'origine. Sollecita poi una riforma dell'amministrazione della giustizia.
"Sentenza della Corte europea conferma incapacità del nostro Stato a garantire diritti elementari dei detenuti"

"La sentenza della Corte Europea dei diritti dell'Uomo sul caso Torregiani - continua il messaggio del capo dello Stato - che ha accertato la violazione dell'articolo 3 che pone il divieto di pene e di trattamenti disumani o degradanti a causa delle condizioni di sovraffollamento, rappresenta una mortificante conferma dell'incapacità del nostro stato a garantire i diritti elementari ai nostri detenuti e una sollecitazione pressante della Corte per imboccare una strada veloce per il superamento della situazione" . Per il presidente della Repubblica occorre "un rapido superamento della violazione del diritto a non subire trattamenti inumani e degradanti".

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