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Finanziamento ai partiti, maggioranza deposita emendamento tetti

Si ricompone l'intesa nella  maggioranza sugli emendamenti 'discussi' al ddl che abolisce il finanziamento pubblico ai partiti. Nel comitato dei nove il Pdl, con la relatrice Mariastella Gelmini (Pdl), ha fatto marcia indietro sulla richiesta di innalzare il tetto previsto per le donazioni e le fideiussioni dei privati. Si torna, dunque, con la formalizzazione dell'emendamento, all'accordo iniziale trovato con Pd e Scelta civica, che fissa un tetto di 300mila euro, con un meccanismo progressivo per l'entrata in vigore da qui al 2017. In aula, dove sono ripresi i lavori, Francesco Paolo Sisto ha chiesto alla presidenza di proseguire con l'esame dell'articolo 7 "passando poi direttamente all'11". Sul tetto si voterà, dunque, in un'altra seduta.

Riccardo Fraccaro di M5s chiede la seduta fiume sul ddl sul finanziamento pubblico ai partiti. La presidenza della Camera non la concede, considerato l'orientamento assunto dalla Conferenza dei capigruppo.

"Il disegno di legge in esame non abolisce il finanziamento pubblico, con queste disposizioni i cittadini finanzieranno ancora i partiti! È una riforma del Gattopardo che instaura, per giunta, un sistema ancora meno trasparente ed equilibrato. L'unico modo per fermare il saccheggio che dura da venti anni è smascherare il trucco messo in atto dal Governicchio Letta e dalle larghe intese: la casta continuerà ad appropriarsi indebitamente dei soldi dei cittadini, questa è la realtà. Il MoVimento 5 Stelle è l'unico ad aver rinunciato a ben 42 milioni di euro dei cosiddetti rimborsi elettorali. I partiti restituiscano il malloppo!". Lo dichiara il deputato del MoVimento 5 Stelle Riccardo Fraccaro della Commissione Affari Costituzionali.

"Mi auguro che alla ripresa il clima dell'Aula sia diverso da quello che abbiamo vissuto questa mattina. Stiamo esaminando un disegno di legge del Governo che abolisce il finanziamento pubblico ai partiti e regolamenta la trasparenza e la democraticità della loro vita interna. È legittimo avere su questa materia un confronto anche acceso nell'Aula parlamentare ma non è accettabile che si usino parole ingiuriose nei confronti di chi la pensa diversamente". Lo dice Marina Sereni, vice presidente della Camera e presidente di turno al momento della sospensione dell'Aula. "La riunione della Conferenza dei capigruppo si è conclusa opportunamente avvertendo tutti i gruppi, e il M5S in particolare dopo gli episodi di questa mattina, che non saranno tollerate in aula ingiurie nei confronti del Parlamento e dei parlamentari. Questo è stato e sarà il comportamento della Presidenza, nel rispetto pieno del Regolamento della Camera". "Dal punto di vista politico ritengo che il modo migliore per rispondere a chi non rispetta le istituzioni e a chi cerca la provocazione e il caos in Parlamento - conclude - sia quello di continuare ad esaminare il provvedimento e proseguire con un lavoro di riforma serio e profondo della politica e dei partiti".

"Una legge come quella che abolisce il finanziamento pubblico diretto ai partiti impone a tutti di fare un passo indietro. Scelta civica l'ha fatto, spero che lo facciano tutti e si possa trovare un accordo". Così il deputato di Sc Renato Balduzzi risponde a chi gli chiede di commentare il rischio che salti l'intesa che sembrava raggiunta nella maggioranza sul ddl sul finanziamento ai partiti. Balduzzi ribadisce la posizione di fermezza del suo gruppo, rispetto al tema dell'introduzione di un tetto alle donazioni dei privati: "Nel momento in cui decidiamo di abolire il finanziamento pubblico diretto, è evidente che vadano messi dei tetti seri alle donazioni e fideiussioni dei singoli e delle società. Altrimenti ci potranno essere partiti proprietà 'privata' di persone facoltose. Spero che su questo punto si possa trovare un accordo", sottolinea.