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Onu: regime e ribelli siriani attaccano anche gli ospedali.

Il segretario di Stato Usa John Kerry ha annunciato che incontrerà nuovamente il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov a fine mese a New York nel tentativo di definire una data per la conferenza di pace sulla Siria, 'Ginevra 2'.

"Siamo entrambi d'accordo - ha detto Kerry durante una conferenza stampa a Ginevra con l'omologo Lavrov e l'inviato di Onu e Lega Araba per la Siria Lakhdar Brahimi - a incontrarci a New York nei giorni dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, intorno al 28 del mese, per vedere se è possibile trovare una data per la conferenza".

Kerry ha definito costruttivi i colloqui con l'omologo russo Serghei Lavrov a Ginevra sulle armi chimiche siriane.

Le forze governative siriane colpiscono in modo sistematico ospedali, attaccano ospedali da campo con i caccia e impediscono l'assistenza medica a malati e feriti. A denunciarlo in un rapporto speciale la Commissione d'inchiesta incaricata dal Consiglio dei Diritti umani dell'Onu di seguire il dossier siriano. La Commissione accusa le forze del regime di Assad di utilizzare "la negazione di assistenza medica come armadi guerra", soprattutto contro i civili che vivono nelle zone controllate dall'opposizione. Secondo la Commissione, guidata da Paulo Pinheiro, "ci sono anche prove del fatto che alcuni gruppi anti-governativi hanno attaccato ospedali in alcune zone".

Il regime di Damasco ha iniziato a disseminare il suo arsenale chimico in decine di siti in tutta la Siria. Il Wall Street Journal, che cita fonti statunitensi e mediorientali, scrive che una unità militare d'elite delle forze governative siriane, al centro del programma di armi chimiche del regime di Bashar al-Assad, ha iniziato a disseminare materiali in una cinquantina di siti nel Paese arabo.

L'Unità 450, si legge, è responsabile del trasferimento, che solleva dubbi circa l'attuazione della proposta russa, che prevede che Assad consegni il suo arsenale chimico e lo faccia distruggere. Inoltre, scrive il giornale, il trasferimento di materiale renderebbe più complicato qualsiasi eventuale piano americano per bombardare i siti in cui il regime custodisce l'arsenale chimico.

Le agenzie d'intelligence americane e israeliane ancora ritengono di conoscere la localizzazione di gran parte dei siti, ma - ha ammesso un funzionario americano coperto da anonimato - con meno sicurezza rispetto a sei mesi fa. "Sappiamo molto meno di quanto sapevamo sei mesi fa".
Alcuni gruppi di ribelli islamici siriani hanno cercato di procurarsi in Turchia sostanze chimiche idonee a produrre il Sarin, un tipo di gas nervino che è stato usato in alcuni attacchi condotti nei mesi scorsi in Siria, per i quali molti incolpano il regime di Bashar al-Assad. E' quanto rivelano i quotidiani turchi Milliyet e Radikal, secondo i quali la procura di Adana, nel sud-est della Turchia, ha formulato un atto di accusa nei confronti di un siriano di 35 anni che era stato arrestato a maggio.

Secondo l'accusa, l'uomo cercava di procurarsi sostanze chimiche per conto del Fronte al-Nusra, gruppo ribelle siriano legato ad al-Qaeda, e della Brigata Ahrar al-Sham, gruppo armato di ideologia salafita. La stampa turca rivela infine che l'accusa si basa soprattutto su alcune intercettazioni telefoniche.