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Monti su Berlusconi: all’estero si vedrà che applichiamo la legge.

Da venerdì a domenica Caorle sta ospitando la festa nazionale di Scelta Civica, l’alleanza di centro guidata da Mario Monti. Il professore, ieri sera ha salutato  i partecipanti, pochi minuti prima di cedere la parola al premier Letta.

Monti viene intervistato in questi minuti  sul palco dal nostro direttore Monica Maggioni. Sul palco anche Luigi Zanda del Pd. In collegamento telefonico Angelino Alfano, segretario del Pdl.

"In questo momento l'atteggiamento del Pd sta mettendo molto più a rischio il governo di quanto non lo faccia il Pdl". Così il segretario del Pdl e vicepremier, Angelino Alfano, è intervenuto in collegamento telefonico con la Festa di Scelta Civica.

Angelino Alfano, evita di rispondere ad una domanda sulle conseguenze per il governo del voto in giunta sulla decadenza di Berlusconi. "Se io rispondessi alla sua domanda, immediatamente si creerebbe un meccanismo" di accuse di "ricatto", risponde il vicepremier a Monica Maggioni.

"Dire che la vita o la caduta di questo governo dipende da chi più ha voluto questo governo è dire una cosa fuori della realtà", ha detto Angelino Alfano, vicepremier e segretario del Pdl, con riferimento a Berlusconi.
Lancio un "appello" affinché i "membri della giunta non si atteggino", sulla decadenza di Silvio Berlusconi, come se dovessero giudicare "l'avversario storico da abbattere", ma piuttosto riflettano sul "diritto" ad essere senatore del leader di uno dei soci della maggioranza. Così Angelino Alfano, in collegamento telefonico con il direttore Monica Maggioni.

 ''In questi mesi Berlusconi è stato un campione di responsabilità. E' chiaro che di fronte agli attacchi personali contro di lui, ce ne sono stati tanti anche oggi, la domanda è: se Berlusconi è stato un campione di responsabilità, usque tandem?''.

"E' indispensabile fare un riassunto - dice Alfano - il partito che ha voluto di più la nascita di questo governo è il Pdl. Mario Monti durante i sessanta giorni di Bersani, si è dato da fare più di tutti per dare vita a un governo fatto delle 3 coalizioni maggiori dell'epoca: Pd, Pdl e Scelta Civica. In quei 60 giorni il Pd ha invece tentato di fare un governo con i grillini. Dire che la vita e la caduta del governo Letta dipenda da noi è dire una cosa assurda".

"La scelta allora era che il Paese aveva bisogno di un governo forte noi questo governo lo abbiamo voluto e siamo rammaricati che Berlusconi abbia un trattamento come quello che gli è riservato in questi giorni. Non diamo un giudizio sulla legge Severino ma sul fatto se la Severino è applicabile retroattivamente o no. Invece si è andati a rotta di collo, io posso dire che l'atteggiamento del Pd sta mettendo a rischio il governo più dell'atteggiamento del Pdl".

 ''Se il Pdl che tanto ha voluto (e gliene do atto) dovesse ritirarsi dal Governo, potrebbe forse dare una parte della responsabilità al Pd, ma gli italiani resterebbero penalizzati due volte, dalla caduta del governo e dall'avere pagato un prezzo alto in termini di politica economica'', osserva Mario Monti, leader di Scelta Civica.

 "Nelle ultime settimane scelta civica ha accolto l'appello di Alfano e non ha mostrato alcun atteggiamento ostile verso alcuna persona", ha detto l'ex premier. "Ciò di cui si tratta - ha sottolineato Monti - è l'applicazione di una legge, peraltro non la prima, che nasce da una iniziativa legislativa di Angelino Alfano ministro della giustizia".

"E' nata così una legge approvata senza che i fini membri delle commissioni Affari giuridici e Affari costituzionali della Camera e del Senato abbiano sollevato obiezioni. Oggi - ha concluso - questa cosa arriva all'applicazione come parte di una modernizzazione che tutti abbiamo voluto, senza alcun intento persecutorio".

"Credo che il Pdl contribuirà al senso di responsabilità per il fatto che ha molto voluto il governo Letta e che abbia avuto molto dal governo Letta", ha detto il presidente di Scelta Civica, secondo cui "è incontestabile che il Pdl ha molto voluto il governo Letta. Direi che è importante - ha aggiunto - che il governo Letta possa andare avanti".

 "Ciascuno dei protagonisti - ha detto Monti a Caorle - è di fronte alla propria responsabilità di fronte al Paese. Sono convinto che prevarrà il senso di responsabilità. Capisco la grande difficoltà psicologica, politica e umana nella quale si trova il pdl e Berlusconi. Sono convinto che prevarrà davvero questo senso di responsabilità del presidente Berlusconi che abbiamo visto in altre fasi, come nel novembre 2011, quando si è ritirato dalla guida del governo".

"La vicenda Berlusconi finirà con l'applicazione di una legge che prima non c'era", ha detto il senatore Monti. "Questo - ha aggiunto - sarà anche la prova all'estero che l'Italia ha saputo affrontare un nodo difficile che riguarda una personalità notevole che ha anche avuto effetti positivi sul Paese fin dalla sua entrata in politica nel 1994". "Questa - ha ribadito Monti - se finirà come credo secondo quanto prevede la legge, sarà la prova più grande anche per gli investitori esteri che hanno sempre accusato l'Italia di non essere uno stato di diritto".

''Il nostro desiderio ed indirizzo è che ci sia il voto palese'' in Aula al Senato quando si dovrà decidere sulla decadenza di Silvio Berlusconi, ha voluto precisare intanto Luigi Zanda, presidente del gruppo del Pd al Senato ai microfoni di Rainews24.

 ''Nei precedenti casi il Pd ha sempre chiesto che in Aula si possa votare con scrutinio palese e d'altra parte questo accadrà anche in Giunta mercoledì prossimo. Finora i lavori della Giunta del Senato si sono svolti in modo impeccabile, tanto è vero che sul calendario c'è stato un voto all'unanimità. Naturalmente il Pd si atterrà a quelle che saranno le decisioni della Presidenza del Senato e ai regolamenti vigenti. Se il Presidente del Senato indicherà il voto segreto, previsto dal regolamento, il Pd si atterrà''.

"La giunta ha lavorato finora in modo impeccabile e così deve continuare, senza accelerazioni o ritardi". Lo ha detto, riferendosi alla giunta per le elezioni del Senato chiamata a esprimersi sul caso Berlusconi, il capogruppo del Pd a Palazzo Madama Luigi Zanda. Zanda ha in parte concordato con un prudente Angelino Alfano in diretta telefono che sulla possibile rottura della maggioranza ha usato toni più che attenti e morbidi senza lanciare anatemi.

 ''Dobbiamo cercare di governare questo passaggio molto difficile. Bisogna tenere distinta la questione riguardante la possibile decadenza di Silvio Berlusconi, dal futuro del governo, credo che sarebbe davvero sbagliato se questo collegamento ci fosse''. E' il monito lanciato da Luigi Zanda. Per Zanda dobbiamo ''Cercare di tenere fuori le considerazioni politiche dal lavoro della Giunta, lasciamola lavorare. La procedura deve essere rispettata''. Quindi Zanda ha sottolineato ''La legge Severino la considero una buona legge nei suoi obbiettivi generali''.