Nelle prime ore di oggi, militari della Stazione Carabinieri di Samugheo hanno tratto in arresto, in esecuzione di Ordinanza di Custodia Cautelare in carcere disposta dal GIP presso il Tribunale di Oristano, per i reati di rapina, sequestro di persona e lesioni aggravate in concorso, due fratelli gemelli pregiudicati del luogo, Z.M. e Z.A., di anni 43.
Secondo la ricostruzione effettuata dai Carabinieri nel corso delle indagini, sulla base delle dichiarazioni e delle altre prove assunte, i fatti si sarebbero svolti in questo modo: il 12 luglio scorso un macellaio del cagliaritano si era recato a Samugheo, accompagnato da un conoscente, per incontrare un suo vecchio amico. Non riuscendo però a rintracciare quest’ultimo l’uomo aveva deciso di recarsi a far visita a due suoi conoscenti del luogo, i due indagati, con i quali, in passato, aveva avuto normali rapporti commerciali in virtù della loro attività di allevatori. Una volta giunto presso questi, gli uomini gli avevano proposto l’acquisto di un cavallo e, successivamente, avevano iniziato a discutere animatamente con la vittima rivendicando altro denaro a saldo di un precedente acquisto di maialetti, a loro dire mai completamente pagati.
Il macellaio, di tutta risposta, aveva riferito ai due di aver già saldato il conto, ma questi, infuriatisi, avevano iniziato a minacciarlo, anche di morte, se non avesse dato loro altro denaro. Successivamente i due fratelli, sotto lo sguardo immobile e impotente dell’accompagnatore, avevano spinto il macellaio all’interno del vano posteriore dell’autovettura di quest’ultimo e, dopo circa dieci minuti di viaggio, giunti in una località isolata, avevano aperto il portellone e iniziato il pestaggio, colpendo l’uomo con pugni soprattutto al torace e alla testa, anche con l’utilizzo di un coltello a serramanico chiuso, rubando nel contempo, il portafogli contenente circa 400 euro ed in seguito gli hanno danneggiato cellulare, per evitare che contattasse le Forze dell’Ordine.
Di seguito i due si erano dileguati, intimando all’uomo di non fare più ritorno a Samugheo. Questi, così, accompagnato dal suo conoscente, aveva deciso di fare rientro a casa ma, durante il tragitto, a causa della gravità delle lesioni riportate, aveva dovuto fermarsi e chiedere soccorso ad un medico di base, il quale, constatata la gravità della situazione, ne aveva immediatamente disposto il ricovero presso una struttura ospedaliera.
Così l’uomo, in evidente stato confusionale, era stato trasportato all’ospedale Madonna di Bonaria di San Gavino Monreale, dove i sanitari avevano riscontrato la presenza di fratture costali multiple con versamento pleurico, un trauma cranico facciale e ferite varie al cuoio capelluto, ponendo lo stesso in prognosi riservata.
Solo in quel momento erano state attivate le Forze di Polizia e i Carabinieri di Samugheo, che avevano prontamente avviato serrate indagini, erano riusciti, in una sola notte, a individuare gli autori del fatto. I due uomini però, ancora in stato confusionale per l’accaduto, non avevano fornito una versione chiara dei fatti e così è stato necessario il compimento di ulteriori atti da parte dei Carabinieri di Samugheo volti a chiarire in modo univoco la vicenda.
Così nei giorni successivi sono stati sentiti nuovamente la vittima, il suo accompagnatore e altre persone in grado di riferire circostanze utili alle indagini, consentendo di delineare in modo chiaro la vicenda e fornire all’Autorità Giudiziaria competente una visione pressoché completa, logica e consequenziale dei fatti, così come si erano svolti il 12 luglio u.s., e, nella giornata di ieri, è giunta al Comando Stazione di Samugheo l’Ordinanza di Custodia Cautelare alla quale, nelle prime ore della mattinata, gli stessi Carabinieri hanno dato esecuzione.
I due arrestati, nell’immediatezza, non hanno fornito alcuna giustificazione circa l’accaduto e esperite le formalità del caso, sono stati accompagnati e rinchiusi presso la Casa Circondariale di Massama a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che ha emesso la misura.