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Stadio S. Elia – Cappellacci, rammarico per preannunciata assenza comune a tavolo istituzionale

Il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, si è detto rammaricato per la preannunciata assenza di rappresentanti del Comune capoluogo per l'incontro fissato domani a Villa Devoto per fare il punto sulla vicenda dello stadio S. Elia.

"Apprendo con rammarico la volontà espressa dall'amministrazione comunale di Cagliari di non partecipare al tavolo istituzionale sulle problematiche legate all'utilizzo dello Stadio S. Elia per il prossimo campionato del Cagliari Calcio fissato per la giornata di domani. Non posso che manifestare rispetto - aggiunge Cappellacci - per una precisa scelta indicata da una Istituzione, sebbene sia difficile comprenderne la ratio".

"In questa vicenda l'amministrazione regionale si è posta al servizio dell'intera collettività sarda ed in particolare della Città di Cagliari per facilitare - sottolinea il presidente - il difficile percorso volto alla individuazione e realizzazione delle soluzioni affinché, nel minor tempo possibile, si potesse recuperare una situazione di grave disagio non solo per la Società sportiva, ma soprattutto per le migliaia di cittadini che da tempo chiedono risposte concrete ed immediate a chi gestisce la cosa pubblica. A tal fine si è registrata la disponibilità di tutte le Istituzioni, dalla Regione alla Prefettura e alla Questura, oltre che dalla Lega Calcio Nazionale dalla stessa Società sportiva, ad intavolare un dialogo fattivo e costante.

Spiace prendere atto che l'amministrazione comunale di Cagliari confonda l'interlocuzione su aspetti tecnici con il corretto ed auspicato dialogo istituzionale. Spiace peraltro che la stessa amministrazione comunale abbia ritenuto necessario ribadire ciò che nessuno ha mai messo in discussione: che lo stadio di S. Elia sia proprietà del Comune di Cagliari. Anche tale affermazione appare fuori luogo in un contesto in cui non è in discussione il ruolo proprio di ciascuna Istituzione, ma la comune volontà di collaborare insieme per il raggiungimento degli obiettivi comuni".

"Tenuto conto del livello di tale interlocuzione, non può che rimanere viva la preoccupazione che la vicenda possa essere ricondotta in tempi brevi - conclude go Cappellacci - verso una definitiva soluzione". Com

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