La Camera dei deputati ha deciso di rinviare il voto per la sostituzione di Maurizio Lupi alla vice-presidenza di Montecitorio. Dopo le polemiche per la candidatura di Daniela Santanché, la maggioranza ha scelto di prendere ancora tempo ed è stata l'Aula a pronunciarsi sulla vicenda
Così, dopo il voto dell'aula che ha deciso il rinvio dell'elezione del vicepresidente, il capogruppo del Pdl alla Camera Renato Brunetta ha riportato i contenuti del dibattito avvenuto nel corso della capigruppo: "No crediamo che debba prevalere la prassi e che questa carica debba essere di chi la deteneva in precedenza", vale a dire il Pdl con Maurizio Lupi, in seguito nominato ministro delle Infrastrutture.
"In quest'aula non si può continuamente rinviare, si deve lavorare. Come si fa costantemente a rinviare? Questa maggioranza ha fondato un nuovo tipo di Repubblica: la Repubblica del rinvio. E noi non ci stiamo", ha protestato in aula il capogruppo del Movimento Cinque Stelle alla Camera Riccardo Nuti prima della votazione sul rinvio dell'elezione del vicepresidente. "Non è necessario rinviare questa votazione - ha sottolineato Nuti - Ne viene chiesto il rinvio in maniera anomala perché la maggioranza ha difficoltà a votare il suo stesso candidato, è qualcosa di incredibile".
"Dal '46 ad oggi non si è mai visto un veto su un incarico di aula - sbotta su Twitter Gianfranco Rotondi - Si voti oggi stesso la pitonessa Santanché". Lei, la pitonessa, è d'accordo: "Con questa maggioranza tutto si rinvia, nulla si decide", scrive su Twitter Daniela Santanché.
