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Cassazione, sostituto procuratore generale: processo a Berlusconi giusto e corretto.

"Questo è un processo carico di aspettative e che suscita passioni ed emozioni esterne che sono manifestazione del libero dibattito e della vita democratica, ma aspettative e passioni devono rimanere confinate fuori dallo spazio dell'Aula giudiziaria" - così il sostituto procuratore generale della Cassazione, Antonio Mura, ha iniziato la sua requisitoria.

“Il compito della Cassazione è quello del controllo”. “Il compito della Corte di Cassazione è quello del controllo” e non è corretta “un’immagine dell’imputato condannato anche in Cassazione”. Lo ha detto il sostituto procuratore generale Antonello Mura, durante la requisitoria in Cassazione sul processo Mediaset, ponendo questo aspetto a fondamento del suo ragionamento. No quindi a un “ripetuto giudizio di merito a 360 gradi e alla sovrapposizione di ruoli e funzioni tra le corti. Sono escluse sollecitazioni alla Cassazione di valutazioni soggettive sulle emergenze giudiziarie e probatorie raccolte negli altri gradi di giudizio”, ha detto Mura. “Né questa è “la sede per esprimere un giudizio di valore sulla sentenza impugnata”.

Pg: “Continuità del sistema a partire dalla fase ideativa negli anni ’80″- Nel meccanismo di fatturazioni fittizie emerso nel processo Mediaset si rileva “una continuità del sistema” che aveva il duplice obiettivo di “gonfiare i costi per benefici fiscali e produrre pagamenti per la costituzione all’estero di ingenti capitali”. Lo ha detto il sostituto pg Antonello Mura, nella requisitoria in Cassazione.  Il rappresentante dell’accusa ha analizzato gli elementi probatori. “E’ naturale – ha detto – che oggetto di attenzione sia stato anche il meccanismo contrattuale”, ossia i passaggi dal contratto d’origine ad una serie di subcontratti, e “oggetto probatorio è pure il carattere riservato che anche in azienda c’era sui passaggi intermedi fino al passaggio finale”. E se “la prospettiva probatoria” che emerge dalla sentenza di appello “ha molti punti focali, c’è un filo conduttore da rilevare che è dato dalla continuità del sistema a partire dalla fase ideativa negli anni ottanta”.

Pg: “Valida contestazione suppletiva 2002-2003″.  ”Non ha consistenza” la richiesta degli imputati del processo Mediaset di far dichiarare la nullità “della contestazione suppletiva per gli anni 2002-2003 che ha esteso la originaria imputazione” di frode fiscale “ma non la continuazione con le altre annualità”. E’ il parere del pg della Cassazione, Antonello Mura: “In tema di reato continuato non esiste l’obbligo del pm di procedere a formale contestazione della continuazione la cui valutazione spetta al giudice”.

“Processo celebrato secondo le regole di legge. No vizi procedurali” – Il processo Mediaset sui diritti tv che vede imputato l’ex premier Silvio Berlusconi insieme ad altri tre ex manager di Mediaset è stato “celebrato secondo le regole di legge”. Lo certifica il sostituto procuratore generale della Cassazione, Antonello Mura, nel corso della requisitoria. In particolare terminando la parte processuale della requisitoria, la pubblica accusa di piazza Cavour registra che il processo in corso in Cassazione può essere qualificato come “giusto processo, privo di vizi procedurali”. “Posso senz’altro affermare che dall’osservazione delle modalità di svolgimento di questo processo le regole di legge sono state rispettate e non c’è contrasto con i principi del giusto processo”.

Pg in aula ricorda la sentenza della Corte costituzionale - Il pg Mura ha anche ricordato la sentenza della Corte costituzionale 168/2013 che ha risolto un conflitto di attribuzione tra il Tribunale di Milano e il presidente del Consiglio “riconoscendo la legittimità delle valutazioni fatte dal Tribunale” in materia di legittimo impedimento. Anche riguardo la patologia oculare il rappresentante dell’accusa ha specificato che “l’infermità deve essere provata anche con efficacia rispetto a una impossibilità fisica assoluta” a partecipare all’udienza.

Pg: “Infondato motivo sul legittimo impedimento”. Quelle sul legittimo impedimento di Silvio Berlusconi a partecipare ad alcune udienze del processo Mediaset sono “censure tecnicamente infondate e non ammissibili in questa sede”. Lo ha detto durante la requisitoria in Cassazione del processo Mediaset il sostituto procuratore generale Antonello Mura, che ha enumerato le motivazioni addotte alle istanze di legittimo impedimento.

“Impegni elettorali, un Consiglio dei ministri, un incontro con il primo ministro di Macedonia, motivi di salute legati ad una patologia oculare”.

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