Presidente della Corte costituzionale egiziana, il giudice Adly Mansour, ha giurato come presidente ad interim dopo essere stato designato dai militari a succedere al deposto capo di Stato Mohamed Morsi.
Mansour è poi entrato nel palazzo presidenziale di Ittahadeya per prendere possesso del suo nuovo incarico dopo la destituzione di Mohamed Morsi. Secondo varie fonti il nuovo governo tecnico previsto dalla road map potrebbe essere pronto già da oggi.
"In Egitto la situazione è in assoluto movimento. La prudenza è la linea migliore che possiamo seguire senza precipitarci in giudizi o affermazioni su situazioni complesse che non si possono ridurre in un tweet". Lo ha detto il ministro degli Esteri Emma Bonino - "E' indubbio - ha aggiunto il ministro Bonino - che in quella parte del mondo c'è una situazione di grandissima complessità che necessita la nostra attenzione".
La procura egiziana ha ordinato l'arresto della guida spirituale della Fratellanza Mohamed Badie e del suo vice Khairat el Shater. Lo hanno riferito fonti giudiziarie e militari.
"Non credo che la cosa più importante ora sia etichettare quello che è successo in Egitto, con discussioni teoriche se sia o meno colpo di stato, ora bisogna rafforzare la democrazia al più presto": così il segretario generale della Nato Anders Fogh Rasmussen.
La fratellanza musulmana si rifiuta di avere contatti con "un regime usurpatore" e respinge inequivocabilmente "il golpe militare contro il presidente eletto". Lo afferma la Confraternita su twitter attaccando "pratiche oppressive da stato di polizia", come uccisioni arresti e chiusura di emittenti tv.
Caos in Egitto, golpe dei militari. Sospesa la Costituzione
Mohamed Morsi è stato informato dai militari di non essere più presidente dell'Egitto dalle 19.00 di stasera, la stessa ora in Italia, in seguito al fallimento dei negoziati con i militari per lasciare il potere. Lo afferma una fonte militare citata da Ahram online.
Il ministro della Difesa egiziano Abdel Fattah el Sissi ha annunciato la road map caratterizzata dalla sospensione della costituzione, poteri presidenziali al presidente della corte costituzionale e governo di tecnici.
La road map per arrivare ad elezioni presidenziali anticipate, ha spiegato El Sissi, passa per la formazione di un comitato per la riscrittura della Costituzione che rappresenti "tutte le forze politiche" e un comitato di riconciliazione nazionale, dando spazio ai giovani. El Sissi ha fatto appello a manifestare pacificamente e ad evitare violenze, mettendo in guardia che le forze armate e la polizia lotteranno con fermezza contro qualsiasi violazione della legge.
Malgrado i tentativi delle forze armate di spingere al dialogo e allentare la tensione, il presidente Mohamed Morsi "non ha risposto alle domande della gente". Lo ha detto il ministro della Difesa egiziano Abdel Fattah el Sissi annunciando in tv la road map della transizione.
Il gran imam di Al Azhar Ahmed el Tayyeb e il capo della chiesa copta Tawadros hanno preso la parola dopo il ministro della difesa egiziano per dare il loro sostegno alla road map. Il primo ha sostenuto la convocazione di elezioni presidenziali anticipate mentre Tawadros ha assicurato che tutti "saranno protetti".
La road map per la transizione garantisce elezioni presidenziali anticipate, risponde alle domande del popolo, realizza "una vera conciliazione" e rimette in marcia il processo della rivoluzione del 2011. Lo ha affermato il portavoce delle opposizioni egiziane Mohamed el Baradei, nell'annuncio televisivo.
Il presidente Mohamed Morsi "sollecita civili e militari a rispettare la legge e la costituzione a non accettare il golpe che riporta indietro l'Egitto". E' quanto si legge su un tweet diffuso dalla presidenza egiziana nel quale Morsi invita tutti a evitare spargimento di sangue.
"L'Egitto è la patria di tutti, nessuno escluso. Continuiamo la nostra rivoluzione per pane, libertà e dignità umana". Lo ha detto Mahmoud Badr, portavoce del movimento dei Ribelli Tamarod, nell'annuncio in tv della road map che ha di fatto deposto Mohamed Morsi.
Subito dopo l'annuncio della road map, che di fatto ha deposto il presidente Mohamed Morsi, sono state oscurate la tv della Fratellanza, Misr 25, e due emittenti vicine ai salafiti, el Hafez (il guardiano) e El Naas (la gente).
Sostenitori e oppositori del presidente egiziano deposto Mohamed Morsi si sono scontrati ad Alessandria d'Egitto, dopo l'annuncio della sua rimozione. Secondo testimoni, sono volate pietre e mattoni e si sono sentiti colpi di arma da fuoco. La polizia ha reso noto di aver chiesto rinforzi.
"Io sono il presidente eletto dell'Egitto". Lo ha detto Mohamed Morsi in un video registrato diffuso mercoledì sera, con immmagini instabili e di cattiva qualità. Morsi ha "chiesto al popolo di difendere la legittimità".