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Denunciati dai carabinieri cinque giovani per associazione per delinquere finalizzata al furto in abitazione e ricettazione

Ieri i carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di San Vito e quelli della Stazione di Villaputzu, a parziale conclusione dell’attività di indagine, hanno deferito ala Procura della Repubblica di Cagliari, quali indagati in stato di libertà per associazione per delinquere finalizzata al furto in abitazione e ricettazione, 5 giovani di Villaputzu , G.M. di 22 anni, G.M., di 25, C.M. di 22, P.S., di 20 e D.S. di 19 anni.

A carico dei cinque sono emersi numerosi indizi di colpevolezza in merito a  10 furti verificatisi in diverse abitazioni nel comune di Villaputzu, soprattutto dall’inizio del corrente anno. Nel corso delle indagini è stata recuperata parte della refurtiva ( fucili subacquei e suppellettili ) che sono  stati restituiti agli aventi diritto. Ma l’obiettivo  dei ladri era soprattutto l’oro, subito venduto ai compro oro della provincia ed i  soldi.

Le indagini continuano poiché è verosimile che i ragazzi siano responsabili di altri furti verificatisi nel comune, qualcuno dei quali non ancora denunciato in quanto i proprietari della case, (emigranti)  se ne accorgeranno non appena  rientreranno in Italia. La banda, era ben organizzata essendosi suddivisa i compiti, c’era chi faceva il palo, chi accedeva nelle abitazioni (solitamente forzando porte e finestre) o approfittando della mancata chiusura delle stesse mentre altri si preoccupavano soprattutto di vendere l’oro. I giovani, agivano con tranquillità e sfrontatezza poiché sia per la loro giovane età che per l’appartenenza allo stesso paese non davano nell’occhio.

Sono in corso ulteriori indagini per verificare la posizione di alcuni minorenni che, potrebbero aver collaborato con i cinque in alcuni furti, pur non facendo parte stabile del gruppo. Infatti, è emerso che in occasione di alcuni colpi, i giovani sarebbero stati notati da cittadini che, verosimilmente non messi in allarme per la conoscenza degli stessi, non hanno fatto alcuna segnalazione alle forze dell’ordine mentre sarebbe bastata una telefonata al 112 per consentire l’immediato intervento dei servizi in atto nella giurisdizione della Compagnia di San Vito, peraltro potenziati nel periodo estivo.