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Graziano Mesina arrestato dai carabinieri perché ritenuto capo di una vasta associazione a delinquere dedita al traffico di stupefacenti.(3)

Graziano Mesina, il più famoso bandito sardo del dopoguerra, è stato arrestato all'alba a Nuoro dai carabinieri con l'accusa di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti. L’ex ergastolano è stato fermato assieme ad altre trenta persone di varie parti dell'isola.

L'operazione è stata condotta dai Carabinieri del Comando Provinciale di Nuoro in collaborazione i colleghi di Milano, Cagliari, Oristano, Sassari e Reggio Calabria.

Le persone coinvolte nel traffico di stupefacenti sono una cinquantina ma di queste, la metà sarebbero meritevoli di provvedimenti.

Mesina, secondo gli investigatori dell’Arma isolana, sarebbe stato a capo di una delle due organizzazioni dedite al traffico di stupefacenti. Infatti, la droga sarebbe stata acquistata nella penisola e poi essere distribuita fra Cagliari e Nuoro. L'uomo avrebbe creato le condizioni per realizzare l'altro sodalizio che operava nel cagliaritano.

L’ex primula rossa della Barbagia nuorese, è stato arrestato a casa sua alle quattro del mattino. Non si è mostrato affatto sorpreso ed ha mantenuto la calma seguendo i Carabinieri in caserma a Nuoro.

Conosciuto per le sue numerose evasioni (ventidue, di cui dieci riuscite) e per il suo ruolo di mediatore nel sequestro del piccolo Farouk Kassam, Graziano Mesina, 71 anni, dopo aver scontato 40 anni di carcere ed aver trascorso cinque anni da latitante e 11 agli arresti domiciliari, era tornato libero il 25 novembre 2004, avendo ottenuto la grazia dall'allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Da alcuni anni era tornato nella sua Orgosolo, dove aveva avviato l'attività di guida turistica, accompagnando centinaia di persone nelle zone più impervie della Barbagia, luogo delle sue fughe rocambolesche.