Questa mattina la Sezione Operativa del Reparto Territoriale Carabinieri di Olbia ha dato esecuzione a misure coercitive a carico di 7 persone di Olbia per spaccio di sostanze stupefacenti.
Punto di partenza dell’indagine denominata “Panda” è stato l’incendio di una Fiat Panda di un militare in forza alla Sezione Operativa (avvenuto la notte del 16 agosto 2012). Le investigazioni svolte, oltre a portare alla identificazione degli autori del gesto da cui prendeva spunto l’indagine, hanno consentito di identificare un nutrito gruppo di soggetti (sia di sesso maschile che femminile) tutti italiani e nella quasi totalità dei casi residenti ad Olbia, dediti allo spaccio di sostanze stupefacenti di vario genere (dall’hashish alla marijuana, alla cocaina fino alle droghe sintetiche ed in particolare Mdma) sia nel capoluogo che nei comuni limitrofi (in particolare quello di Telti).
Infatti, è stato accertato durante il corso delle indagini che gli indagati, operavano con grande dimestichezza, attraverso l’occultamento della sostanza stupefacente in luoghi diversi e quasi sempre all’aperto, evitando di utilizzare autoveicoli per gli spostamenti e la consegna dello stupefacente. Aspetto assai singolare è stato quello di accertare la correità tra genitore e figlia, con il ruolo da comprimario della madre che, consapevolmente, accompagnava e seguiva nelle varie fasi dello spaccio la propria consanguinea, finanche alla cessione diretta della droga.
Le investigazioni si sono svolte mediante servizi di osservazione e pedinamento supportati da numerosi arresti operati nella flagranza del reato di una dozzina di persone nei mesi scorsi, con il sequestro di 40 grammi di cocaina, 65 di marijuana, 475 di hashish e 10 pastiglie di chetamina (mdma).
Gran parte degli indagati e delle persone sottoposte alle varie misure ha precedenti specifici in materia di stupefacenti.
Nello specifico, sono state emesse le seguenti misure coercitive, finalizzate ad evitare il protrarsi dell’attività di spaccio degli indagati: Fortunato Helton Davoli, di 33 anni, custodia cautelare in carcere, Gianluca Deiana, di 32 anni, arresti domiciliari, Francesco William davoli, di 30 anni, divieto di dimora nel Comune di Olbia, Francesco Amoroso, di 33 anni, divieto di dimora nel Comune di Olbia, Agostina Teresa De Candia, di 50 anni, divieto di dimora nel Comune di Olbia, madre di Simona Elia, di 20 anni, divieto di dimora nel Comune di Olbia e Alessio Azerabadi Hagh, di 28 anni, divieto di dimora nel Comune di Olbia.
Davoli e Deiana erano a capo del gruppo che vedeva gli altri soggetti impegnati nello spaccio che avveniva sia in casa che in strada.