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Ocse: l’Italia non strappi sulle regole Ue.

"L'Europa sta già concedendo più flessibilità ai diversi paesi, e in questo va ricordato che l'Italia è avanti, perché è uscita dalla procedura di infrazione per deficit eccessivo. Quanto alla flessibilità sul rispetto dei vincoli di bilancio per finanziare misure anti-crisi, se ne può avere moltissima, ma consensualmente con le istituzioni europee, non come uno strappo alle regole". Così il vicesegretario generale e capo-economista dell'Ocse Piercarlo Padoan, questa mattina, ai microfoni di Radio1 Rai, dopo le polemiche innescate dalle dichiarazioni di Silvio Berlusconi: l'Italia sfori il tetto del 3% nel rapporto deficit-pil per reperire risorse per scongiurare l'aumento dell'Iva, l'invito del leader PdL.

Le parole di Silvio Berlusconi sulla necessità di sforare il 3% del rapporto deficit-Pil? "nessun eco, nessun rilievo. Nessuno ne ha parlato, probabilmente non sono stati neanche informati", ha detto ieri sera Enrico Letta, a fine giornata, commentando le dichiarazioni del Cavaliere da Pontida. Il premier ha riferito che durante la sessione dei lavori del G8 il tema delle minacce dell'ex presidente del Consiglio non è stato
neanche affrontato

Il presidente del Consiglio, infatti, ha saputo delle affermazioni del Cavaliere proprio quando stava incontrando il presidente americano Barack Obama. Palazzo Chigi ufficialmente preferisce non commentare e porre l'attenzione sui temi concreti affrontati dal G8, ma c'è irritazione per il pressing portato avanti in un momento in cui l'Italia è impegnata a far prevalere la sua strategia anche in vista del consiglio europeo del 27 e 28 giugno.

Letta ha incassato il sostegno dell'inquilino della Casa Bianca che ha portato il tema della disoccupazione giovanile sul Tavolo del summit. Al capo dell'esecutivo, accolto per la prima volta al Tavolo degli 8 Grandi, sono arrivati anche gli elogi da parte del primo ministro inglese, David Cameron, che ha sottolineato "la franchezza" di Letta nell'esporre le difficoltà nel nostro Paese. Il premier ha infatti illustrato, durante i lavori sulla 'global economy', la situazione dell'Italia rimarcando come il
problema della disoccupazione è stato causato anche dagli interventi degli anni precedenti in cui si è pensato soprattutto ai cinquantenni e anche la riforma delle pensioni - ha sostenuto Letta - non ha affatto agevolato i giovani. Il presidente del Consiglio ha piu' volte rimarcato come occorra puntare sulla crescita ma allo stesso tempo ha ribadito che l'Italia intende rispettare i patti stabiliti con l'Unione Europea.

Dalle pagine del Mattino, intanto, il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Graziano Delrio, dice "basta ai bluff": per l'Iva e l'Imu "non possiamo sforare i conti. Significherebbe vanificare un anno di sacrifici. Al contrario, dobbiamo restare dentro tutti i parametri e i vincoli voluti dall'Europa, anche se possono esserci implicazioni difficili. Ne va della nostra credibilità. Bisogna stare bene attenti a tenere bassi gli interessi sul debito. E pian piano dobbiamo fare in modo che nel 2014 ci possano essere nuove regole, con una revisione del patto di stabilita'. Ma servono carte in regola".

In merito all'Iva "non si può liquidare la questione con degli slogan. La materia è delicata, anche perché un aumento potrebbe portare ad una contrazione dei consumi e dunque ad una riduzione del gettito", rileva Delrio. "In ogni caso Saccomanni ci sta lavorando con serietà e nelle prossime settimane ci sono i margini per trovare la soluzione adatta". Quanto all'Imu, "chi ha di più sia chiamato a dare un contributo maggiore", prosegue il ministro, che auspica "una revisione dei valori catastali, al momento lontani dal mercato", per cui sarebbe "meglio fare riferimento all' osservatorio immobiliare italiano"