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Anche un brano dei GolemInLove di Davide Catinari nella colonna sonora del film “Berlin Junction” del regista venezuelano Xavier Agudo.

C'è anche una canzone di un gruppo italiano in "Berlin Junction", film tedesco diretto da Xavier Agudo, regista venezuelano di base a Berlino. Si tratta di "Fake indie love", primo brano inedito dei GolemInLove, nuovo progetto musicale del cantante cagliaritano Davide Catinari, nato al di fuori della sua band "storica", i Dorian Gray, e articolato su coordinate artistiche e destinazione d'uso differenti da quelli del "gruppo madre".

Con lo sguardo rivolto soprattutto all'estero (i testi sono in lingua inglese), GolemInLove si pone infatti come una sorta di alter ego del mondo sonoro dei Dorian Gray, un progetto parallelo in cui elettronica vintage, psichedelia, electro beat, percussioni tribali, chitarre liquide e registri baritonali si fondono in un sound originale. Questi sono alcuni degli elementi che hanno impressionato Xavier Agudo (già tra i registi di "The Owner", film diretto a più mani da venticinque filmmakers di cinque continenti), rendendo imprescindibile l'inclusione del pezzo nella colonna sonora di "Berlin Junction", che verrà presentato a Berlino a metà giugno.

Fake indie love" comparirà nella sezione finale del film, fra le ultime scene e i titoli di coda. Preprodotto da Davide Catinari con Jacopo Vannini, tastierista dei GolemInLove (e dei Dorian Gray), il brano è stato mixato lo scorso marzo a Berlino da Guy Stenberg al Lowswing Studio (LCD Soundsystem, Train, Keane, Jimi Tenor e Gareth Jones tra le sue referenze).

GolemInLove   - Un quarto di loops elettronici, un quarto di psichedelia vintage, un quarto di chitarre liquide e sognanti più un quarto di voce baritonale, profonda come un inverno che non vuole finire. Queste sono le note identificative del progetto GolemInLove, sigla dichiaratamente schizofrenica, che mescola l'anima gotica e misteriosa della creatura inventata da Gustav Meyrink con un mood infantile stralunato e lisergico, pronipote della swinging London e della Summer of Love di californiana memoria.

Davide Catinari, Samuele Dessì, Jacopo Vannini e Nico Meloni sono i componenti di questo combo che, pur condividendo la medesima line up di Dorian Gray, rivendica una sua autonomia artistica attraverso un percorso a metà fra i Sixties e l'electro beat, in cui l'organico particolare della band – due chitarre, loops, percussioni, bass pedal, theremin e voci – oltre a non far rimpiangere l'assenza di basso e batteria, genera un mondo sonoro nuovo e originale, a metà fra suoni vintage e ritmi contemporanei.

Il progetto nasce dall'esigenza di lavorare su coordinate differenti da quelle espresse attraverso Dorian Gray che, con due decadi di esistenza e sette dischi all'attivo, rappresenta un'identità musicale precisa e riconoscibile che poggia su due variabili principali, la forma canzone e la lingua italiana. Goleminlove è invece il risultato di un lavoro sulla destrutturazione della canzone, in cui l'utilizzo della lingua inglese diventa un plusvalore per la sua diffusione all'estero, come ogni produzione odierna che si confronti con orizzonti e scenari di livello europeo.

Anche la diversa estetica traccia un solco fra i due progetti, perché se la sigla Dorian Gray è legata a un immaginario chiaroscuro che attraversa l'epopea del rock indipendente italiano, Goleminlove è la scheggia impazzita proiettata nel futuro, in cui colori, suoni e tecnologia si fondono in uno scenario emozionale assolutamente nuovo, barocco e minimale nello stesso tempo.

La stessa denominazione del progetto è un ossimoro, perché il "Golem innamorato" , ben diverso dal personaggio oscuro e letale inventato da Meyrink, rappresenta un'anima che guarda il mondo con un candore quasi infantile, stupito dalla bellezza di un sole caldo e avvolgente, come dovrebbe essere la vita quando non si ha paura della propria ombra. Com

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