"L'archivio di Stato di Cagliari rischia di essere declassato dal ministero dei Beni Culturali. Un fatto gravissimo per Cagliari e la Sardegna, che comporterà una perdita di risorse e personale". Lo dice il vice presidente del Consiglio regionale e coordinatore regionale dei Riformatori sardi, Michele Cossa.
Stando a notizie che arrivano da Roma - dice Cossa - l'archivio di Cagliari viene escluso dal novero di Archivio nazionale - a cui andrebbero invece ricondotti Roma, Napoli, Venezia, Firenze, Palermo, Torino, Milano, Bari - e di fatto declassato, disconoscendo il rilevante ruolo di archivio generale che ha sempre svolto a partire dal lontano 1332 quando il re d'Aragona, Alfonso IV, lo istituì come Archivio generale del Regno.
Tale dignità l'Istituto ha sempre assunto anche nel periodo spagnolo, sabaudo e in quello postunitario sino ad oggi. Per la Sardegna sarebbe davvero un danno enorme in immagine e per la Cultura, giacché l'adozione di un tale provvedimento comporterebbe, inevitabilmente, una diminuzione di risorse finanziarie e umane, già di per sé scarse".
Chiederò a tutti i consiglieri regionali di presentare una mozione, prosegue Cossa, che impegni la Giunta regionale ad agire con forza nei confronti del Presidente del Consiglio e del Ministro Bray per evitare questo ennesimo schiaffo alla Sardegna". Com