Un sostegno economico da erogare alle persone residenti o nate in Sardegna, che si trovano nella condizione di dover affrontare spese di viaggio, vitto e alloggio, perché costrette a raggiungere un parente prossimo ricoverato in una struttura ospedaliera diversa e distante dalla propria abitazione.
Un altro sostegno economico potrà essere erogato a familiari prossimi (padre, madre, fratello, sorella) di un defunto, qualora questi debbano raggiungere, anche da uno stato estero in cui abitano e lavorano, il luogo delle esequie.
È questo il principio ispiratore di una proposta di legge, prima firmataria Lina Lunesu, sottoscritta anche da Pietro Pittalis (PdL) e Matteo Sanna (FdI).
Se la famiglia costituisce il punto di riferimento più efficace ed essenziale per un malato – si legge nella Proposta di Legge - è frequente il caso in cui, per i motivi più disparati (lavoro, studio etc.), alcuni familiari abitano e vivono in luoghi diversi e spesso parecchio distanti rispetto a quello in cui abita e vive il parente malato o deceduto. Comprensibilmente, in queste determinate situazioni, i congiunti più prossimi, spesso trovano difficoltà a sostenere spese consistenti e importanti per raggiungerli. Accade anche, che molte persone, per partecipare al rito funebre di un familiare prossimo che si svolge in Sardegna, debbano compiere un viaggio con partenza da uno Stato diverso dall’Italia, dove lavorano e vivono.
«Con questa proposta di legge, che prevede una spesa annuale di un milione di euro, - dichiara Lina Lunesu - intendiamo sostenere, mediante il rimborso delle spese di viaggio, alloggio e vitto, i sardi che si trovano nelle condizioni già precedentemente espresse, al fine di rafforzare la vicinanza e la coesione della famiglia in un momento delicato e importante quale quello della malattia o del decesso di un componente importante della stessa».
«Ovviamente – conclude Lina Lunesu – i rimborsi saranno fatti, obbligatoriamente, a fronte delle regolari ricevute di spesa effettuate dal richiedente. Com