A breve sarà ultimata la definizione delle linee guida cui dovranno attenersi i percorsi religiosi riuniti sotto il brand unico regionale "Cammini di Sardegna". È il tema principale emerso dal secondo incontro territoriale per la valorizzazione dei percorsi religiosi che rientrano nel piano di consolidamento del progetto della Regione "Turismo Identitario, Culturale e Religioso", svoltosi oggi a Mandas, con al centro del dibattito il "Cammino di Santu Jacu", che coinvolge, direttamente, i comuni di Mandas (capofila del progetto), Goni, Ittireddu Noragugume, Nugheddu Santa Vittoria, Orosei, Perdaxius e Soleminis, indirettamente (ed eventualmente), tutti quelli che si trovano sulle varie diramazioni del percorso.
L’appuntamento ha fatto seguito a quello di venerdì scorso a Suelli sul Cammino di San Giorgio vescovo, al quale sono interessate direttamente 20 amministrazioni locali.
All’incontro odierno nell’ex convento francescano di Mandas, utile anche a consolidare, sotto la regia regionale, la "rete" tra amministrazioni locali, enti e associazioni coinvolte, hanno partecipato l’assessore regionale del Turismo Luigi Crisponi, i dirigenti dell’agenzia Sardegna Promozione, monsignor Franco Puddu in rappresentanza della Conferenza episcopale regionale e i sindaci direttamente coinvolti nel percorso religioso.
Devozione, raccoglimento, ispirazione e garbo – ha affermato l’assessore Crisponi - sono le parole chiave per esprimere la dimensione che abbiamo in mente per i vari network di amministrazioni locali coinvolti nei "Cammini di Sardegna". Essi rientrano in un ampio percorso regionale di creazione di una filiera del turismo religioso, che necessita di regole certe e linee operative per iscriversi ufficialmente ai percorsi, con attestazione della Regione e approvazione della Chiesa, e garantire ai pellegrini valori attrattivi e adeguata accoglienza”.
I Cammini di San Giorgio vescovo e di Santu Jacu interessano un’ampia fascia del territorio regionale: 28 comuni tra Parteolla, Trexenta, Marmilla, Sarcidano, Barigadu, Sulcis, Barbagie di Seulo e Ollolai, Ogliastra, Marghine, Meilogu e Baronìa. La candidatura delle due ‘reti’ di comuni verrà vagliata dalla cabina di regia competente (Regione, Cei e Anci) per una prima validazione. Si tratta dei primi due percorsi religiosi di questo tipo (seguiranno quelli di Santa Barbara nel Sulcis, dei Santi e Martiri sardi, di Sant’Efisio, di Sant’Antioco e altri) che assessorato del Turismo e agenzia Sardegna Promozione intendono promuovere e affiancare agli itinerari dello Spirito "Arte romanica, natura e spiritualità" (che attraversa la Sardegna da nord a sud passando per la costa orientale) e "Miniere, nuraghi e spiritualità" (che attraversa tutta la parte meridionale e sud-occidentale), presentati il 27 marzo scorso e selezionati per far parte dei programmi di promozione 2013 dell’Opera romana pellegrinaggi.
“L’obiettivo generale che la Regione, attraverso il progetto "Turismo Identitario, Culturale e Religioso" – ha aggiunto l’esponente della Giunta regionale - è definire un’offerta strutturata ecompetitiva, basata su manifestazioni a forte connotazione spirituale e identitaria, nonché una filiera regionale del turismo culturale – religioso”. Il prossimo appuntamento è lunedì 20 maggio, a Suelli. In occasione delle celebrazioni della Festa religiosa di San Giorgio vescovo, sarà percorso parte del Cammino dedicato al santo: vi prenderanno parte anche rappresentati delle Istituzioni regionali. Com