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Pd: finanziamenti ed elezioni aperti solo ai partiti. Grillo: allora noi non ci saremo

"Cose da Partito Democratico", dice nel primo pomeriggio Roberto Fico sulla sua pagina Facebook, dando voce alla rabbia dei militanti del Movimento 5 Stelle alla lettura del disegno di legge depositato dal Pd in Commisisone Affari costituzionali al Senato: un testo che punta a ridefinire compiti e diritti dei partiti con l'obiettivo della piena applicazione dell'articolo 49 della Costituzione.

Il Movimento, scrive Grillo sul suo blog, "non intende diventare un partito e non può essere costretto a farlo. Se la legge anti MoVimento di Finocchiaro e Zanda del pdmenoelle sarà approvata in Parlamento il M5S NON si presenterà alle prossime elezioni".

"I partiti si prenderanno davanti al Paese la responsabilità di lasciare milioni di cittadini senza alcuna rappresentanza e le conseguenze sociali di quello che comporterà", conclude il fondatore di M5S.

"Anna Finocchiaro invece di discutere dell'ineleggibilità di Silvio Berlusconi - scrive Fico - magari stabilendo una linea dura e una battaglia senza precedenti nella giunta delle elezioni preferisce presentare un disegno di legge anti-movimenti al fine di attaccare il movimento cinque stelle. Complimenti vivi alla Senatrice della Repubblica!! Il movimento cinque stelle sta preparando con forza il percorso e le motivazioni da presentare in giunta per l'ineleggibilità di Silvio Berlusconi", conclude Fico.

Partecipazione alle "competizioni elettorali" solo se in possesso di "personalita giuridica" e con uno statuto pubblicato sulla Gazzetta ufficiale. E' quanto recita l'articolo 6 della proposta di legge presentata in Senato dal Partito democratico, a prima firma Anna Finocchiaro, per "l'attuazione dell'articolo 49 della Costituzione in materia di democrazia interna e trasparenza dei partiti politici". Una proposta che di fatto escluderebbe il Movimento 5 Stelle dalle elezioni future dato che non possiede tali requisiti.

Nella relazione al ddl viene  specificato che "le nuove norme per l'attuazione dell'articolo 49 della Costituzione non impediranno a una semplice associazione o movimento di fare politica, ma il mancato acquisto della personalità giuridica precluderà l'accesso al finanziamento pubblico e la partecipazione alle competizioni elettorali". Nelle ultime settimane, tuttavia, su spinta del premier Enrico Letta, è tornata alla ribalta la questione dei soldi pubblici ai partiti: il presidente del Consiglio ha infatti annunciato l'intenzione di procedere all'abolizione del finanziamento pubblico.

La proposta del Pd, depositata in commissione Affari costituzionali del Senato, prevede inoltre la possibilità di ricorrere alle primarie per la selezione dei candidati.

L'articolo 4 recita infatti: "Entro quattro mesi dalla scadenza del termine per la presentazione delle canditature, il legale rappresentante di un partito politico ovvero i legali rappresentanti di più partiti tra loro coalizzati possono richiedere all'ufficio elettorale competente di indire elezioni primarie per la selezione dei propri candidati a sindaco e a presidente di regione, delle proposte di candidatura, nel rispetto dell'articolo 92 della Costituzione, alla carica di Presidente del Consiglio dei ministri e per la selezione dei propri candidati alle assemblee rappresentative per le quali sono previste l'elezione nell'ambito di collegi uninominali e la ripartizione dei seggi tra le forze politiche con sistema maggioritario. Unitamente a tale richiesta, i medesimi soggetti depositano un apposito regolamento e comunicano i nominativi dei componenti il collegio dei garanti".

"Ciascun partito politico assicura la trasparenza e l'accesso alle informazioni anche mediante la realizzazione di un sito internet che rispetti i princi'pi di accessibilità, nonche' di elevata usabilità e reperibilità, anche da parte delle persone disabili, di completezza di informazione, di chiarezza di linguaggio, di affidabilità, di semplicità di consultazione, di qualità, di omogeneità e di interoperabilità".

Sul sito "ogni anno sono pubblicati, anche in formato open data, il rendiconto di esercizio corredato dalla relazione sulla gestione e dalla nota integrativa, la relazione del collegio sindacale, la relazione della societa' di revisione, i bilanci relativi alle imprese partecipate, il verbale di approvazione del rendiconto di esercizio nonche' la situazione reddituale e patrimoniale dei titolari di cariche di governo ed elettive".

L'articolo 6 (Partecipazione alle competizioni elettorali e accesso al finanziamento pubblico) prevede: "L'acquisizione della personalita' giuridica e la pubblicazione dello statuto nella Gazzetta Ufficiale costituiscono condizione per poter partecipare alle competizioni elettorali".

Dunque, "accedono ai rimborsi delle spese per le consultazioni elettorali e a qualsiasi ulteriore eventuale forma di finanziamento pubblico esclusivamente i partiti politici che rispettano i requisiti di democrazia interna e di trasparenza di cui alla presente legge e che hanno ottenuto l'elezione sotto il proprio simbolo di almeno un rappresentante nelle relative consultazioni". La proposta di legge introduce un taglio del 25% ai rimborsi elettorali per quei partiti che non ricorrono alle primarie.

Il disegno di legge F stato assegnato alla commissione Affari costituzionali del Senato lo scorso 9 maggio, ma l'esame non è ancora iniziato.

La proposta propone, inoltre, alcune misure relative alla natura giuridica e allo statuto dei partiti. Quest'ultimo, si legge nel testo, deve indicare "gli organi dirigenti, le loro competenze, le modalita della loro elezione e la durata degli incarichi, che sono conferiti a tempo determinato". E ancora: "I casi di incompatibilità, in particolare tra cariche dirigenziali all'interno del partito e incarichi, o nomine, a livello istituzionali e delle amministrazioni pubbliche nazionali e locali".

Previsto, inoltre, "il limite massimo di mandati sia elettorali sia relativi ad incarichi interni al partito" e "l'attribuzione della rappresentanza legale del partito a un tesoriere in possesso dei requisiti di onorabilità e professionalità previsti per gli esponenti aziendali delle banche".

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