Nel tardo pomeriggio di ieri, i carabinieri della Stazione di Monastir, hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, Matta Alberto, di 29 anni, di Ussana (Ca), disoccupato, tossicodipendente, per resistenza, violenza, minaccia a pubblico ufficiale e lesioni personali.
Il giovane alle ore 18.00 circa, si è presentato presso la Stazione cc di Monastir dicendo di voler presentare una querela contro il proprio padre.
Il militare che in quel momento prestava il servizio di ricezione al pubblico, ha quindi aperto la porta che dalla sala d’attesa facendo entrare dentro l’uomo e quindi procedere nelle operazioni di ricezioni della denuncia. Ma questi, una volta dentro, ha aggredito senza giustificato motivo il militare di servizio, sferrandogli calci e pugni.
L’appuntato scelto ha immediatamente avuto una pronta reazione che, unita alla grande esperienza maturata nel corso degli anni di servizio prestati, gli ha permesso di bloccare l’assalitore che è stato poi ammanettato. A quel punto il carabiniere ha chiamato i suoi colleghi usciti poco prima di pattuglia ed ha avvisato la centrale operativa di Dolianova.
L’appuntato, visitato subito dopo dalla locale guardia medica, è stato trovato affetto da contusioni agli arti, guaribili in sette giorni
Il Matta, invece, è stato dichiarato in arresto e, terminate le formalità di rito, è stato poi tradotto presso le camere di sicurezza della compagnia di Dolianova per essere trattenuto in attesa del rito direttissimo, fissato per la mattinata odierna dal P.M. di turno, Liliana Ledda.
Al momento il pregiudicato non ha ancora giustificato il perché dell’aggressione nei confronti del militare. Fortunatamente, come già detto, la pronta reazione e l’esperienza dell’appuntato gli hanno permesso di non soccombere durante le fasi della colluttazione e l’episodio si è concluso senza gravi conseguenze. Certo è che dopo gli ultimi episodi di cronaca che hanno purtroppo visto come protagonisti appartenenti all’arma dei carabinieri, non è da escludere che il tossicodipendente abbia tentato di emulare un gesto di violenza inspiegabile.
