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Casse vuote al Comune Sennori, stop ai pagamenti: a rischio anche gli stipendi di maggio

È allarme rosso per le casse del Comune di Sennori. A causa al pagamento forzato di 1 milione e 458 mila euro che il Comune di Sennori ha dovuto erogare alla ditta Manutencoop in forza di una transazione siglata dalla precedente amministrazione con la società che gestisce il servizio di igiene urbana, e a causa dei mancati introiti della Tia relativi agli anni 2009 e 2010 (mai riscossa dal Comune per via del mancato invio delle cartelle esattoriali ai cittadini), il portafogli municipale è vuoto. I pagamenti ai fornitori sono già stati bloccati e se nei prossimi giorni non arriveranno soldi freschi in cassa, il Comune non sarà in grado di pagare gli stipendi di maggio ai dipendenti e le indennità agli stessi amministratori. «In questo momento la disponibilità di cassa è di 33.880,81 euro», spiega con preoccupazione il sindaco, Roberto Desini.

«Giovedì il Banco di Sardegna ci ha comunicato che il fido bancario annuale da 1 milione e 803 mila euro è praticamente esaurito, anche perché di quei soldi 434 mila euro sono stati vincolati dall’istituto di credito per saldare l’anticipazione di cassa che ci è stata rilasciata nel 2012 e senza la quale l’amministrazione comunale non avrebbe potuto far fronte nemmeno alle spese correnti», continua il primo cittadino. «I cittadini devono sapere che siamo in piena emergenza e senza nuove entrate, non solo resteranno bloccati tutti i pagamenti ai fornitori, ma a fine maggio non saremo in grado di pagare nemmeno gli stipendi del personale comunale (che ammontano ogni mese a oltre 161 mila euro) e, prima ancora, le indennità della giunta e dei consiglieri comunali».

A peggiorare la già difficile situazione finanziaria del Comune, si aggiungono i pesanti tagli dei trasferimenti statali e l’ingiustificabile ritardo nell’approvazione della legge finanziaria regionale che libererebbe importanti fondi destinati agli enti locali. «Il Comune di Sennori per il 2013 ha subito un taglio del 45 per cento dei trasferimenti nazionali, passando così da 1 milione 200 mila euro del 2012 (erogazione già pesantemente tagliata rispetto al 2011), a circa 700 mila euro», spiega ancora Desini. Per cercare di arginare l’emergenza l’Amministrazione comunale ha già messo in atto una forte spending review interna: ha ridotto al minimo indispensabile le indennità di missione degli amministratori (da 7mila euro a 3mila euro in un anno), ha ridotto i rimborsi ai datori di lavoro per i permessi (da 11 mila a 3 mila euro nell’ultimo anno), convocando le riunioni fuori dagli orari di lavoro; ha ridotto del 30 per cento il costo delle assicurazioni facendo una semplice ricerca di mercato, così come per le spese telefoniche, ridimensionate del 40 per cento.ùOra per cercare di poter disporre di liquidità di cassa, l’Amministrazione ha già chiesto un prestito alla Cassa Depositi e Prestiti, e il sindaco, Roberto Desini, si recherà a Roma nei prossimi giorni proprio per discutere la pratica nei particolari.

Non solo, la prossima settimana il primo cittadino avrà un incontro con i dirigenti del Banco di Sardegna per ottenere un nuovo credito dall’istituto e fare in modo che il Comune possa far fronte almeno alle spese correnti. «Per responsabilità non imputabili a questa Amministrazione il Comune di Sennori si trova oggi a gestire una situazione finanziaria davvero drammatica. Nei prossimi giorni convocheremo anche una riunione con tutto il personale dipendente perché vogliamo mettere tutti al corrente della gravità del momento e del fatto che, mai come oggi, i loro stipendi, come le indennità di noi amministratori, sono a rischio», conclude Roberto Desini.  Com

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