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Napolitano: crisi angosciante, subito misure per l’occupazione

La "crisi angosciante e drammatica impone alle Istituzioni, alle forze sociali e alle imprese la messa in atto di efficaci soluzioni per rilanciare l'occupazione e lo sviluppo economico e sociale del Paese".

Giorgio Napolitano sferza partiti, sindacati e imprese e chiede a tutti un impegno per cercare una via d'uscita alla drammatica eemergenza sociale.

Nel giorno in cui si commemora Massimo D'Antona, 14 anni dopo l'assassinio del giuslavorista per mano delle Br, Napolitano scrive al segretario Generale della Cgil, Susanna Camusso, ma il suo messaggio è evidentemente rivolto soprattutto ai partiti della maggioranza e al governo, dopo il via libera di venerdi' scorso alle prime misure 'tampone' su Imu e Cig.
Lavoro e sviluppo dunque, ripete il Capo dello Stato mentre il governo si prepara all'appuntamento di Bruxelles, sono le priorita'. Napolitano ricorda "la preziosa opera del prof. D'Antona, il suo illuminante contributo nella elaborazione di nuove politiche del lavoro attente, in una dimensione europea, alle più aggiornate dinamiche organizzative e di rappresentatività sindacale, rivestono ancor oggi un rilievo centrale, nel contesto di una crisi angosciante e drammatica, che impone alle Istituzioni, alle forze sociali e alle imprese la messa in atto di efficaci soluzioni per rilanciare l'occupazione e lo sviluppo economico e sociale del Paese".

"Attraverso il ricordo del suo sacrificio si onorano tutti coloro che, con equilibrio e generosità, offrono il loro apporto per rilanciare, nel quadro dei valori costituzionali, l'attenzione al ruolo centrale del mondo del lavoro e sostenere la ricerca e l'innovazione come fattori essenziali della crescita economica e del progresso sociale".

L'appello del Capo dello Stato arriva a pochi giorni dalle prime misure varate dal Consiglio dei ministri. E sono proprio i decreti su Imu a Cig ad agitare le forze politiche, in particolare il Pd.

Matteo Renzi attacca: "L'Imu è una cambiale che si paga all'accordo con Berlusconi. Io credo che sia giusto abbassare le tasse, ma mi piacerebbe capire da dove partire. Noi a Firenze abbiamo abbassato l'irpef". Parole che irritano i vertici di largo del Nazareno, dopo che lo stesso Enrico Letta aveva più volte respinto l'immagine di un esecutivo sottomesso ai voleri del Pdl. E a stretto giro infatti arriva la replicia del segretario dei Democratici. L'Imu, dice Guglielmo Epifani, "non e' un regalo a nessuno ma al buon senso".

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