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Ancora fumata nera alla quinta votazione e il Pd chiede a Napolitano di restare.

Ancora fumata nera per l'elezione del capo dello Stato alla quinta votazione. La somma del numero dei voti ottenuti dal candidato più votato, Stefano Rodotà, e quelli delle schede bianche o assegnati ad altri candidati, non consente infatti più il raggiungimento del quorum dei 504 voti.

Stefano Rodotà si ferma a quota 210 voti, pari a tre voti in piu' della somma M5S e Sel, mentre le preferenze per Giorgio Napolitano sono state 20. 445 le schede bianche.

Bersani si dimette: "Uno su quattro tra noi ha tradito"

"Per me è troppo. Consegno all'assemblea le mie dimissioni. Operative da un minuto dopo l'elezione del Presidente della Repubblica". Lo ha detto Pier Luigi Bersani all'Assemblea del Pd.

"Abbiamo prodotto una vicenda di gravità assoluta, sono saltati meccanismi di responsabilità e solidaretà, una giornata drammaticamente peggiore di quella di ieri".

"Domani mattina ci asteniamo e faremo un' assemblea, mi auguro che si trovi una proposta con le altre forze politiche. Noi da soli il presidente della Repubblica non lo facciamo".

Allo scrutinio di domani mattina per l'elezione del presidente della Repubblica il Pd voterà dunque scheda bianca.

"Nella situazione che si è creata bisogna riprendere contatti con altre forze politiche per impostare la soluzione" per l'elezione del presidente repubblica. Lo ha detto Bersani all'assemblea dei gruppi parlamentari del Pd.

"Abbiamo preso una persona, Romano Prodi, fondatore dell'Ulivo, ex presidente del consiglio, inviato in Mali e l'abbiamo messo in queste condizioni. Io non posso accettarlo. Io non posso accettare che il mio partito stia impedendo la soluzione. Questo è troppo". Così Bersani motivando all'assemblea del Pd le sue future dimissioni.

"Fra di noi uno su quattro ha tradito" ha detto Bersani riferendosi all'ultimo scrutinio per l'elezione del presidente della Repubblica. "Ci sono pulsioni - ha aggiunto Bersani - a distruggere il Pd".

"Non riesco proprio ad accettare la bocciatura di Romano Prodi". Lo ha detto Pier Luigi Bersani, all'assemblea dei parlamentari del Pd, riferendosi all'ultimo scrutinio per l'elezione del presidente della Repubblica.