“Quello che è successo ai nostri artigiani di Macomer e Orotelli, è profondamente ingiusto, crudele e senza senso. Loro, e tutti noi, stiamo pagando colpe non nostre e di questa crisi non vediamo la fine”.
Le parole di Maria Carmela Folchetti, Presidente di Confartigianato Nuoro, ancora scossa dalle due tragedie, rappresentano il pensiero dei 40mila imprenditori artigiani della Sardegna che da troppi mesi sono schiacciati da una situazione andata ben oltre l’insostenibile.
Ma la Presidente ha anche parole di speranza per tutti coloro che si sentono soli, che credono di non avere un futuro, che si sentono abbandonati dalle Istituzioni: “La crisi è grave ma nessuno si deve sentire solo. Anche i momenti più neri della propria vita, i più difficili per la propria attività, hanno un rimedio. Tutto si può risolvere se ci si confronta e se si condividono i problemi. Ed è solo con la voglia di farcela che si può ripartire”.
“Come Associazione, come colleghi e come persone siamo vicini alle famiglie che sono state travolte dalle tragedie, umane e professionali dei nostri due artigiani – continua la Folchetti – ma tutto ciò ci deve far riflettere su quanto Politica e Istituzioni siano lontani dal tessuto produttivo e dalla popolazione”.
“Noi artigiani siamo tutti nella stessa situazione – continua la Presidente di Nuoro - non c’è settore che non sia colpito e non c’è territorio che non sia in assoluta difficoltà. E più si va avanti, più la situazione si avvita su se stessa perché mancano le strategie di sviluppo e le prospettive”.
“I due gesti estremi- riprende - sono purtroppo il segno della dignità ferita di persone che hanno lavorato in qualunque condizione, in ogni momento e con grandi sacrifici, senza chiedere nulla e senza chiedere mai aiuto”
“Non vogliamo più martiri della crisi – conclude la Folchetti – la Politica e le Istituzioni devono fare tutto il possibile per dare speranze a chi è stato abbandonato”. Com