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Santa Caterina di Pittinnuri, presentata alla stampa la borsa del turismo religioso

Dal 27 al 30 marzo, il Montiferru, sarà la località posta sotto la lente d’ingrandimento di un gruppo di giornalisti, che seguiranno una serie di eventi che serviranno a suscitare l’interesse per la Borsa del turismo religioso in Sardegna, prevista a Cuglieri  per l’ottobre prossimo. “La nostra è una terra la cui vocazione al sacro, è mistero, identità  e ricchezza spirituale. Noi abbiamo ancora una fede viva e sentita tra la popolazione”.

Ha detto Andrea Loche nel presentare ai giornalisti l’evento e facendo fare un vero e proprio tuffo tra i misteri della Pasqua. I riti della Settimana Santa di Cuglieri, sono serviti da pretesto per la presentazione degli eventi di avvicinamento alla Borsa del Turismo Religioso, che ha preso il via ieri 27 marzo, all’hotel La Baia, ma il sindaco di Cuglieri, non si è limitato solo a questo, ma ha illustrato con dovizia di particolari il concetto di fede, di religiosità e di spiritualità  dei suoi concittadini. Mentre Giuseppe Biggio, dirigente della Regione Autonoma della Sardegna, ha descritto il progetto di marketing territoriale finanziato dalla Regione, specificando che “si tratta di un progetto pilota insieme ad altri quattro, che nasce dal territorio e da ciò che esso esprime”. Il presidente del GAL Terre Shardana, Antonello Solinas, ha focalizzato l’attenzione sulle azioni coordinate del GAL che vedono Cuglieri capofila, sottolineando l’importanza della FASI (e dei circoli degli emigrati sardi nel mondo), rappresentato, durante l’Educational Tour, da Tonino Mula, ma si è sbilanciato anche sottolineando che “più volte abbiamo ripreso questo progetto, tra cui anche quelli sul turismo storico e religioso, per riuscire a far diventare Cuglieri un punto di rilevanza in questo genere di turismo”.

L’assessore al turismo della provincia di Oristano, Gianfranco Attene, ha ricordato come in altre regioni del nord Italia, o delle vicine Baleari, la percentuale del PIL relativo al turismo vada dal 16 al 70%, individuando, quindi, i margini di miglioramento che il territorio potrebbe sviluppare.

La storica Pupa Tarantini, ha descritto il territorio di Cuglieri con una carrellata dal preistorico ai giorni nostri, attraversando tutte le epoche e soffermandosi anche lei sulla sacralità  e sulle moderne applicazioni legate alla bellezza del paesaggio, come ad esempio la psicologia ambientale e la cromoterapia.  L’archeologo Antonio Vacca, ha ricostruito la presenza a Cornus-Columbaris, dei vescovi e delle maestranze africane, già  dal IV secolo, che hanno contribuito ad irradiare la spiritualità  cristiana in tutta la Sardegna, “L’idea è nata perché Cuglieri è stato il centro propulsore della sacralità della Sardegna”, ha sottolineato. Particolarmente apprezzato è statpo il contributo del coordinatore delle Confraternite, l’ottantaduenne Pietrino Obinu, che dall’alto della sua lunga esperienza, ha provato a raccontare l’emozione del Confratello, sottolineando il particolare significato di ogni gesto e le parti più significative dei vari riti della Settimana Santa, coinvolgendo i presenti e trasmettendo il senso della profonda fede dei cuglieritani.

Per oggi Giovedì 28 marzo, l’Educational prevede un tour nel territorio, per visitare i luoghi più significativi di tale caratteristica, spaziando dal periodo nuragico al medioevo, con visite a Santa Caterina, Sessa, Cornus, S’Archittu, Is Arenas, quindi, di pomeriggio trasferimento a Cuglieri per visitare il centro storico, poi trasferimento alla Fonte Ziu Memmere e Casteddu Etzu. Gli Educational saranno guidati dalla storica Pupa Tarantini e dall’archeologo Antonio Vacca. Com

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