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Napolitano: resto fino alla fine. Il Colle sceglie due gruppi di “saggi”

Due commissioni di saggi per compiere un'istruttoria sulle riforme e sui temi dell'economia e dell'Europa, per verificare la possibilita' di stendere un programma su cui possa ritrovarsi un ampio schieramento di forze politiche per dar vita ad un governo. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, dopo una notte di riflessione, cala sul tavolo quella che sembra una carta estrema per cercare di superare l'impasse creatasi dopo i risultati delle elezioni politiche del 24 e 25 febbraio scorsi.

Con due importanti puntualizzazioni: esercitera' il suo mandato fino alla scadenza naturale e se non riuscira' a nominare un presidente del Consiglio il lavoro svolto dai gruppi di studio sara' un'utile base di partenza per il suo successore. Nel frattempo l'esecutivo guidato da Mario Monti continua a svolgere la sua attività ponendo in essere i provvedimenti necessari, a partire da quello per lo sblocco dei debiti della Pubblica amministrazione.

Nel gruppo che si occuperà della parte istituzionale figurano l'ex presidente della Corte costituzionale Valerio Onida, il capogruppo di Scelta civica al Senato Mario Mauro, il senatore del Pdl Gaetano Quagliariello, l'ex presidente della Camera Luciano Violante.

Nel gruppo di lavoro impegnato sui temi economico-sociali ed europei ci sono il presidente dell'Istat Enrico Giovannini; il presidente dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato Giovanni Pitruzzella; Salvatore Rossi, componente del Direttorio di Bankitalia; i presidenti della commissione speciale di Camera e Senato, il leghista Giancarlo Giorgetti e l'esponente del Pd Filippo Bubbico e il ministro per gli Affari europei Enzo Moavero Milanesi.

"Ritengo -afferma Napolitano- di dover ancora una volta sottolineare l'esigenza che da parte di tutti i soggetti politici si esprima piena consapevolezza della gravità e urgenza dei problemi del Paese e quindi un accentuato senso di responsabilità al fine di rendere possibile la costituzione di un valido governo in tempi che non si prolunghino insostenibilmente, essendo ormai trascorso un mese dalle elezioni del nuovo Parlamento".

"Tuttavia -prosegue il Capo dello Stato- non può sfuggire agli italiani e all'opinione internazionale che un elemento di concreta certezza nell'attuale situazione del nostro Paese è rappresentato dalla operatività del governo tuttora in carica, benche' dimissionario e peraltro non sfiduciato dal Parlamento: esso ha annunciato e sta per adottare provvedimenti urgenti per l'economia, d'intesa con le istituzioni europee e con l'essenziale contributo del nuovo Parlamento".

"Nella prospettiva ormai ravvicinata dell'elezione del nuovo Capo dello Stato -che mi auguro veda un'ampia intesa tra le forze politiche- sono giunto alla conclusione che, pur essendo ormai assai limitate le mie possibilita' di ulteriore iniziativa sul tema della formazione del governo, posso fino all'ultimo giorno concorrere almeno a creare condizioni piu' favorevoli allo scopo di sbloccare una situazione politica irrigidita tra posizioni inconciliabili.

In questo senso mi accingo a chiedere a due gruppi ristretti di personalita' tra loro diverse per collocazione e per competenze di formulare -su
essenziali temi di carattere istituzionale e di carattere economico-sociale ed europeo- precise proposte programmatiche che possano divenire in varie forme oggetto di condivisione da parte delle forze politiche".

"Continuo dunque -conclude Napolitano- a esercitare fino all'ultimo giorno il mio mandato, come il senso dell'interesse nazionale mi suggerisce: non nascondendo al Paese le difficoltà che sto ancora incontrando e ribadendo operosamente la mia fiducia nella possibilità di responsabile superamento del momento cruciale che l'Italia attraversa".

Plaudono le cariche istituzionali e i partiti. "La presenza di Giorgio Napolitano a Capo dello Stato -afferma il presidente del Senato Pietro Grasso- e' una garanzia di stabilità per le Istituzioni, per i cittadini e per i mercati. Il Presidente Napolitano ha mostrato, con grande autorevolezza e determinazione, la strada per dare in breve tempo al Paese le riforme necessarie al fine di superare il difficile momento economico ed istituzionale. Il richiamo al senso di responsabilità' non potrà che essere accolto da tutte le forze politiche e sociali, che sapranno interpretare le sagge parole del Presidente e compiere lo sforzo richiesto nella consapevolezza che i problemi aperti hanno bisogno di soluzioni rapide e condivise".

"Sono grata al Presidente Napolitano - fa eco la presidente della Camera Laura Boldrini - per essersi impegnato senza risparmio in questi giorni nel tentativo di dare una risposta alla difficile crisi politica. Con scrupolo e con rigore egli ha prospettato oggi un nuovo percorso politico ed istituzionale".

Il Pd "e' pronto ad accompagnare il percorso indicato dal presidente Giorgio Napolitano", assicura il segretario Pier Luigi Bersani, aggiungendo che il "governo di cambiamento e la convenzione per la riforme restano il nostro asse". "Come ulteriore atto di disponibilita' e di responsabilita' verso il Paese, esprimiamo apprezzamento per la verifica programmatica auspicata dal Capo dello Stato, e speriamo che questo metodo dia buoni frutti, superando i veti e l'atteggiamento negativo del Pd", sottolinea il segretario del Pdl Angelino Alfano.

Al Movimento 5 stelle piace soprattutto il riferimento di Napolitano all'operativita' del governo Monti. "Il Presidente Napolitano, nel suo discorso di oggi, ci ha dato ragione -afferma infatti il capogruppo al Senato Vito Crimi- A chi sosteneva che le nostre teorie erano campate in aria e non trovano fondamento costituzionale, il presidente Napolitano oggi ha dato una risposta autorevole. Un governo, sebbene limitato agli affari di ordinaria amministrazione, in Italia è operativo, con la collaborazione del
Parlamento. Anzi, direi di più: sta operando solo previo consenso del Parlamento".

"Il Presidente Napolitano si è confermato oggi punto di riferimento fondamentale per le istituzioni democratiche del nostro Paese -afferma il capogruppo di Scelta civica alla Camera, Lorenzo Dellai- Condividiamo totalmente le sue riflessioni e siamo lieti per la sua decisione di svolgere fino in fondo il mandato per ricercare uno sbocco di responsabilità di fronte allo stallo pericoloso che si e' determinato. In particolare ci onora il fatto che il Presidente abbia ripreso e sviluppato un'idea che la nostra delegazione si era permessa di prospettare nell'incontro di ieri".

Via libera anche dalla Lega: "Il modello indicato dal Presidente Giorgio Napolitano ricorda quello olandese, lo stesso che la Lega Nord ha proposto fin dall'inizio", commentano i capigruppo parlamentari Giancarlo Giorgetti e Massimo Bitonci.

"Sentiremo dal Presidente della Repubbica cosa esattamente ci chiede di fare. Se questo strumento del gruppo di lavoro potrà avere una utilità per lo scioglimento dei nodi politici che ci sono, e che tutti conoscono, questo lavoro dovrà svolgersi con riservatezza. Non sono ottimista, ma faremo il nostro dovere". Lo dice il presidente emerito della Corte Costituzionale, Valerio Onida, tra i 'saggi' individuati dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per il gruppo di lavoro istituzionale.

"E' una nomina di cui mi sento molto onorato. E' anche la testimonianza del ruolo che ha assunto l'istituto che ho l'onore di presiedere e del valore delle molte analisi che in questi anni abbiamo messo a disposizione del Paese". Sono le parole con cui il presidente dell'Istat, Enrico Giovannini, accoglie la sua nomina tra i saggi indicati dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. "Martedi' avremo la prima riunione di insediamento e capiremo i tempi e le modalita' del lavoro che ci proporra' il Capo dello Stato", aggiunge.

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