Affonda in avvio di seduta Piazza Affari con il Ftse Mib a -2,85% a 15.600 punti e il Ftse All Share a -2,58% a 16.665 punti. Le banche sono colpite da un'ondata di ordini in vendita. Il Banco Popolare non riesce a fare prezzo (teorico -5,8%), Intesa Sanpaolo cede il 4,39%, Unicredit il 4,9%; Fiat perde oltre il 4 per cento. Il crollo dovuto soprattutto ai timori per le conseguenze del piano europeo per il salvataggio di Cipro.
Oggi anche la Borsa di Tokyo ha chiuso la seduta di lunedi' in forte calo (-2,71) a causa dell'aumento dei timori per la zona euro dopo l'annuncio di una tassa sui depositi bancari a Cipro in cambio di un piano di salvataggio. A fine giornata, l'indice Nikkei dei titoli guida ha perso 340,32 punti, portandosi a quota 12,220,63 punti. L'indice piu' ampio Topix ha perso il 2,22%. L'attività è stata comunque intensa, con 3.110 milioni di titoli scambiati.
Gli investitori hanno venduto a causa del forte calo dell'euro e del forte aumento dello yen dopo l'annuncio del piano di aiuti europei a Cipro dello scorso fine settimana. Il prestito di 10 miliardi di euro a favore di Nicosia, in cambio di una tassa su tutti i depositi bancari ciprioti, e' stato lo spettro della crisi del debito nella zona euro, trascurata negli ultimi mesi dal mercato, ottimista circa l'attivita' globale, nonostante indicatori non proprio favorevoli.