"Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha invitato il Comitato di Presidenza del Consiglio Superiore della Magistratura ad un incontro che si terrà alle ore 18.00 nel suo studio al Quirinale". Lo afferma un comunicato del Quirinale, poco dopo l'esito dell'incontro con la delegazione PdL ricevuta in mattinata dal capo dello Stato.
"Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano - si legge in una nota del Quirinale - ha ricevuto oggi al Palazzo del Quirinale - su loro richiesta come preannunciato, alle ore 11.00 - il Segretario, on. Angelino Alfano, e i Presidenti uscenti dei gruppi parlamentari del PdL, on. Fabrizio Cicchitto e sen. Maurizio Gasparri. Essi gli hanno rappresentato preoccupazioni di carattere politico-istituzionale per recenti sviluppi delle vicende giudiziarie riguardanti il leader del loro partito e capo della loro coalizione. I rappresentanti del PdL hanno altresi' espresso piena consapevolezza della natura delle responsabilita' e delle prerogative del Capo dello Stato che non puo' interferire nell'esercizio del potere giudiziario, e quindi non gli hanno rivolto alcuna richiesta di impropri interventi in materia".
"Il Presidente della Repubblica ha espresso il suo vivo rammarico per il riaccendersi di tensioni e contrapposizioni tra politica e giustizia.
ammarico, in particolare, per quanto è accaduto ieri ed è sfociato in una manifestazione politica senza precedenti all'interno del palazzo di giustizia di Milano. Il Capo dello Stato, nel fare appello a un comune e generale senso di responsabilità perché non appaia messa in questione ne la libertà di espressione di ogni dissenso ne l'autonomia e l'indipendenza della magistratura, ha auspicato un immediato cambiamento del clima venutosi a creare; e si è riservato - conclude la nota - di sviluppare piu' ampiamente in un prossimo intervento le sue valutazioni".
Il segretario del Pdl Angelino Alfano e i capigruppo uscenti di Camera e Senato Fabrizio Cicchitto e Maurizio Gasparri erano arrivati in tarda mattinata al Quirinale per incontrare il Capo dello Stato Giorgio Napolitano. Al centro dell'incontro, tra le altre cose, quella che lo stesso Alfano ha definito "un'emergenza democratica", ovvero la vicenda giudiziaria che riguarda Silvio Berlusconi.
Al presidente Napolitano "diremo che ci troviamo davanti a una situazione inusitata. Dal '94 il leader di uno dei maggiori partiti è sottoposto a un attacco concentrico giudiziario da varie parti, che avviene con un crescendo", aveva detto in mattinata Fabrizio Cicchitto a Canale 5, spiegando il senso dell'incontro di oggi al Quirinale.
Chiederemo al Capo dello Stato, anche nella sua veste di presidente del Csm, che Silvio Berlusconi sia processato come un comune cittadino - ha detto il senatore del Pdl Altero Matteoli su Sky - senza accanimenti, sospetti e senza accelerazioni procedurali che hanno il sapore di una persecuzione inaccettabile. Abbiamo la netta sensazione che si voglia incidere sul corso della politica in questa fase così delicata e questo è intollerabile".
"L'iniziativa dei magistrati di Napoli è una forzatura. Vogliamo dirgli che ci troviamo di fronte a una situazione in cui l'Anm e il Csm, da lui presieduto, ogni giorno intervengono nella polemica politica esercitando un'influenza sui magistrati che hanno le varie cause - spiega - C'è un caso che non è personale nei confronti di Berlusconi, ma politico-istituzionale grave, che rischia di interrompere la vita politica del Paese".
"Il presidente Berlusconi rimarrà anche oggi in ospedale. Procederemo in giornata ad effettuare gli accertamenti previsti, tra cui quello sulla funzionalità dell'albero coronarico", dice Alberto Zangrillo, medico personale di Silvio Berlusconi, ricoverato da venerdi' all'ospedale San Raffaele di Milano. "Le condizioni di salute generali del presidente Berlusconi - aggiunge Zangrillo - sono comunque tranquillizzanti".