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Notte in strada in Garfagnana, l’allarme via twitter

Paura in Garfagnana: i social network hanno rilanciato l'allarme della protezione civile sulla possibilità di nuove scosse di terremoto. Non c’è stato nessun ordine di evacuazione, ma in poco tempo l'invito a valutare se trascorrere la notte fuori casa, si è diffuso a macchia d'olio.

Migliaia di persone si sono riversate in strada e centinaia hanno dormito in auto stanotte in Garfagnana, in attesa della ''scossa forte''. L'Ingv ha studiato la sequenza delle ultime scosse, compresa quella più forte della notte scorsa di magnitudo 3.3, in particolare seguendone la direzione. L'analisi aveva indicato la possibilità di altre nuove scosse con epicentro nella zona di Castelnuovo Garfagnana, lo stesso del terremoto del 1985. La segnalazione è stata girata al dipartimento della protezione civile che a sua volta lo ha girato, secondo una prassi consolidata, alle Regioni Emilia Romagna e Toscana. Cosi' la Provincia di Lucca ha diffuso una nota, avvisando i sindaci della Garfagnana e della Media Valle del Serchio che ''il dipartimento nazionale di protezione civile ha comunicato che nelle prossime ore potrebbero verificarsi altre scosse di terremoto con epicentro in prossimita' di Castelnuovo di Garfagnana''.

Da quel momento la ''catena di carta'' dei comunicati si è trasformata in quella del passaparola. Non c'è stato alcun ordine di evacuazione, ma le amministrazioni comunali hanno raggiunto casa per casa, utilizzando anche twitter e facebook, o le tv locali, o in alcuni casi ancora i sistemi telefonici automatici, invitando i cittadini a valutare la possibilità di lasciare le proprie case e trascorrere la notte nei punti di raccolta allestiti a Gallicano, Piazza al Sercio, Castelnuovo Garfagnana, Coreglia Antelminelli e Barga. Spesso si tratta di aree adibite a parcheggio oppure di impianti sportivi predisposti ad ospitare le persone per la notte.

E' stata una ''corretta e doverosa informazione in via cautelare'', spiega il presidente della Provincia di Lucca Stefano Baccelli, che e' in contatto con il capo della protezione civile Franco Gabrielli. In queste zone la gente è abituata alla terra che ''balla'' così ''non sono state segnalate criticita''', si spiega dalla prefettura di Lucca che insieme alla Provincia ha aperto la sala operativa. ''In via precauzionale abbiamo attivato il piano operativo previsto in questi casi - spiega Nicola Boggi, responsabile della protezione civile della Media Valle del Serchio - abbiamo condiviso con i sindaci l'opportunita' di farlo''. Il che significa allertare gli 'addetti ai lavori', dai vigili urbani ai volontari, ai carabinieri e alle forze dell'ordine nel loro complesso e avvisare la popolazione. ''Non potevamo fare diversamente'', dice uno dei sindaci.

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